venerdì 15 giugno 2012

SOLENNITA' DEL SACRATISSIMO CUORE DI GESU' - Pensieri di Don Bosco




Tutte le varie modalità di devozione al Sacro Cuore cui si faceva ricorso nelle case salesiane, trovavano il loro centro, la loro calamita, il loro punto di arrivo e di ripartenza nella festa annuale del S. Cuore.
Particolarmente sentita fu quella del 1875: ricorreva infatti, quell'anno, il secondo centenario delle apparizioni e rivelazioni del Cuore di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque.
La suora visitandina era legata, in un certo modo, alla famiglia salesiana: l'ordine della Visitazione fu fondato da san Francesco di Sales -scelto da don Bosco come patrono della sua congregazione- e da una sua figlia spirituale, Santa Giovanna di Chantal.

Ecco come don Bosco cercò di spiegare ai suoi giovani oratoriani l'importanza di quella festa, ed ecco come, anche a noi, oggi, dice qualcosa sulla necessità di ringraziare il Cuore divino di Cristo Signore Nostro, per tanto dono di amore infinito!




Dalle "Memorie Biografiche" di San Giovanni Bosco:

"Il 4 di giugno cadeva il 1° Venerdì dopo l'Ottava del Corpus Domini.

Don Bosco la sera antecedente annunziò la festa del S. Cuore, e in che consistesse il culto del S. Cuore.

-Domani miei cari figlioli, la Chiesa celebra la festa del S. Cuore di Gesù.
Qualcheduno di voi vorrà sapere che cosa sia questa festa e perché si onori con una speciale rimembranza l'amore che Gesù portò agli uomini.

Oh! L'amore grandissimo, infinito, che Gesù ci portò nella Sua Incarnazione e nascita, nella Sua vita e predicazione e particolarmente nella Sua Passione e morte.
Siccome poi sede dell'anima è il cuore, così si venera il Sacro Cuore come oggetto che serve di fornace a questo smisurato amore.

Questo culto al Ss. Cuore di Gesù, cioè all'amore che Gesù ci dimostrò, fu di tutti i tempi e di sempre; ma non sempre vi fu una festa appositamente stabilita per venerarLo.

Facciamoci coraggio, ed ognuno faccia del suo meglio per corrispondere a tanto amore che Gesù Cristo ci ha portato".

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