giovedì 31 gennaio 2013

L'ORA SANTA per la vigilia del primo venerdì di febbraio



ORA SANTA


PER LA VIGILIA DEL PRIMO VENERDÌ 

DI 

FEBBRAIO


 di Padre Matteo Crawley




Beata solitudine del tabernacolo!... 
Come riposa bene l'anima così, all'ombra del tabernacolo, ai piedi di Gesù, luce del mondo! (Cfr. Gv 8,12). 
Lasciamo almeno per un momento il mondo con le sue vanità e le sue menzogne, ed entriamo nel paradiso delizioso del Cuore di Gesù! Egli è qui che ci chiama (Cfr. Gv 11,28). 

Preghiamolo con confidenza che voglia chiudere gli occhi sulle nostre colpe e ci apra, durante quest'Ora Santa, la piaga del suo costato, la quale salva i peccatori, santifica i cuori, addolcisce le amarezze della vita e gli orrori della miseria e delle sofferenze!... 


                                                                           (Pausa) 


Chiediamogli di accettare quest'Ora Santa come la preghiera di tutte le nostre famiglie. 



                (Consigliamo una lettura lenta per interiorizzare il contenuto del testo) 



Il cielo interruppe il suo canto di gloria, gli angeli furono commossi nel vedere Gesù piangere d'amore per l'uomo (Cfr. Gv 11,35-36). 

Queste lacrime Maria ce le ricorda qui, in questo momento in cui veniamo ad adorare e consolare il nostro dolce Maestro... 
Oh, se ogni lacrima di Gesù, raccolta con amore, avesse conquistato un'anima!... Se ognuno dei suoi sospiri avesse ottenuto la conversione di una famiglia! 
Tuttavia è ancora tempo di assicurargli la sovranità sulla nostra terra ingrata ch'Egli venne a redimere.
 L'Ora Santa affretterà il trionfo... 

Supplichiamo dunque con insistenza il Cuore del nostro Maestro così abbandonato, perché Egli affretti l'avvento del suo Regno con la vittoria decisiva del suo amore. 
Parliamogli subito e con tutto l'ardore della nostra anima. 

O Gesù amato, divino Agonizzante del Getsemani, attratti verso di Te dalle tue grida d'angoscia, afflitti dalla tua solitudine e desiderando l'avvento del tuo Regno, noi siamo qui, addolorati per la tua mortale tristezza (Cfr. Mt 26,38) e incuranti del mondo che Ti dimentica. 

Tu ci vedi, con la tiepidezza della nostra fede, le debolezze del nostro spirito, le inquietudini della vita, le nostre disillusioni amare... 
Tu ci vedi doloranti ed abbattuti... 
Qui noi desideriamo unire la nostra parte d'agonia e di sofferenza al dolore e all'agonia del tuo Cuore!... 

Aprici, durante quest'Ora Santa, la Tua preziosa ferita. 

Lascia che Ti diamo una speranza e una consolazione che allevino la tua afflizione. 

Domani con la tua grazia noi Ti procureremo una gloria immensa con il trionfo del tuo Sacro Cuore nella nostra società. 

Affrettati, Signore, e regna con la tua crudele agonia dell'Orto degli Ulivi. 

Meditiamo sulla solitudine e sulle sofferenze del Getsemani e del tabernacolo. 

Entriamo spiritualmente in questo luogo così pieno di ombre per nostro Signore. 

Un atto di fede viva, come ci incoraggia e ci illumina! 
Lo stesso Gesù di Nazareth che noi vediamo vacillante nell'Orto degli Ulivi sotto il peso di angosce indicibili, è lì nell'Ostia, silenzioso, ma sempre Redentore... 

Andiamo a sorprenderlo nella sua agonia eucaristica; noi ne abbiamo più diritto degli angeli. 

Consideriamo questo sublime Agonizzante. 
Egli soffre fino a morirne, ma, ahimè... è sempre solo. 

I suoi nemici tramano un complotto: gli indifferenti, immersi nei loro volgari interessi, non hanno amore per Gesù né tempo da dedicargli. 
Gli amici, gli apostoli di predilezione, tranne rare eccezioni, sono stanchi di combattere; molti si sono addormentati (Cfr. Mt 26,43) mentre il Maestro attende, abbandonato, triste, la morte ed il tradimento! 

Non sarà così di noi, anime devote, che veniamo in quest'ora a partecipare alle amarezze della sua solitudine... 
Addolciamola con un cantico la cui soavità gli faccia dimenticare l'ingratitudine dell'uomo. 

Ringraziarne solennemente il Signore e, in ginocchio, benediciamolo per l'inestinguibile liberalità del suo amore misconosciuto. 


(Consigliamo una lettura lenta intervallata da pause per interiorizzare il contenuto del testo) 

lunedì 28 gennaio 2013

PREGHIERE AL SACRO CUORE- "AL CUORE ADORABILE DI GESU'"



Mosaico del Cuore di Gesù, Antisacrestia,
Basilica del Sacro Cuore di Gesù, Roma

AL CUORE ADORABILE DI GESU' 



O Cuore adorabile del mio Gesù, Cuore creato unicamente per amare le creature, infiamma d'amore il mio cuore.

Non permettere che io viva neppure un istante privo del tuo amore; toglimi piuttosto la vita, distruggimi, ma non lasciar vedere al mondo una tale ingratitudine: che dopo essere stato tanto amato da te, dopo tante grazie e favori senza numero, io ritorni a disprezzare il tuo amore.



(Sant'Alfonso Maria de' Liguori)

sabato 26 gennaio 2013

RAPPORTO TRA SECOLARITA' SECONDO LO SPIRITO E DEVOZIONE AL CUORE DI CRISTO -quarta parte-




Qui trovate la terza parte del testo.




Dal libro di don Giovanni Moioli "Il centro di tutti i cuori":



SECOLARITA' SECONDO LO SPIRITO
E DEVOZIONE AL CUORE DI CRISTO

2.3 La pista che non deve essere trascurata è l'interpretazione del cuore aperto, come Giovanni sembra farcela intravedere nel capitolo 19 del suo Vangelo, quando mostra che questo avvenimento resta perennemente attuale, perché da lì sgorga la realtà della Chiesa: "Guarderanno a Colui che hanno trafitto".

Il fianco percosso del nuovo Adamo dà origine alla realtà della nuova Eva, che è precisamente la realtà della Chiesa, e in questo senso resta un riferimento perennemente aperto, anche fisicamente se volete, ma da leggere certo in profondità, nella sua interiorità.

Il fianco è aperto perché si possa vedere il "cuore nuovo".
Perché si possa comprenderne tutto il significato.
Perché appaia la vita, sorgente di "acqua viva", che è lo Spirito.
Perché siano resi visibili il dono e la condivisione della vita per i peccatori.

E sia per noi aperto l'accesso -il fianco è aperto- a questo cuore nuovo, in cui è custodita la presenza di Dio.
Il "cuore nuovo", che è Gesù, ha così, sulla croce, la sua massima rivelazione.

giovedì 24 gennaio 2013

IL SACRO CUORE E L'ANNO DELLA FEDE: pensieri di San Francesco di Sales


Il 24 gennaio ricorre la memoria liturgica di San Francesco di Sales, vescovo e dottore della Chiesa, che (come detto in un altro post) anticipò la devozione al Cuore Sacratissimo di Gesù e fondò -assieme a Santa Giovanna Francesca di Chantal- l'ordine della Visitazione, quello in cui visse come religiosa Santa Margherita Maria Alacoque.


Nell'Anno della Fede ed in questo mese di gennaio, ecco allora un brano sul Sacro Cuore, tratto dagli scritti del Santo.





IL CUORE APERTO

"Dopo che Gesù era già morto sulla croce, uno dei soldati gli aprì il costato con la lancia e subito ne uscì sangue ed acqua.
Squarciato il fianco, si poté constatare che Egli era proprio morto per la malattia del suo Cuore, ossia per l'amore del suo Cuore.

Nostro Signore ha voluto che il suo costato venisse aperto perché potessimo vedere i pensieri del suo Cuore, pensieri di amore per noi, creature formate a sua immagine e somiglianza e suoi figli amati.
E così ci rendessimo conto di quanto Egli desideri colmarci di grazie e donarci il suo stesso Cuore.

Il secondo motivo è perché andiamo a Lui con fiducia totale, per ritirarci e nasconderci nel suo costato, al riparo dagli assalti del nemico, per trovare lì pace e riposo.
Infatti Egli ha permesso che gli fosse aperto il costato proprio per accoglierci in esso con una benevolenza e un amore che non hanno uguali.
Il fianco trafitto del Salvatore ci svela come Egli abbia scelto la morte di croce per testimoniare l'amore che aveva per noi.
Un solo sospiro del suo Cuore sarebbe stato più che sufficiente per salvarci, ma Egli non poteva essere appagato se non fosse morto proprio d'amore.
Infatti più si ama, più si desidera soffrire per la persona amata.
E' un fatto incomprensibile che Dio ci abbia tanto amato da lasciar morire il proprio Figlio per noi che avevamo meritato la morte.
Il Figlio di Dio muore su una croce: chi ve lo ha messo?
Certamente l'amore.
Ora, poiché è certo che è morto d'amore per noi, il  minimo che possiamo fare è vivere d'amore per Lui.

Guarda il Salvatore sulla croce: Egli ci conosceva tutti per nome e per ciascuno formulava pensieri d'amore, per te diceva al Padre: "Prendo su di me tutti i peccati, soffrirò i tormenti della morte affinché egli non perisca.
Che io muoia purché egli viva"!
Così con tenerezza materna, il Cuore divino prevedeva, disponeva, otteneva per ciascuno di noi tutti i benefici e le grazie di cui godiamo.

Che cosa può temere chi si sa amato in tal modo?
Stringiti dunque al Cuore di Gesù come un bimbo a sua madre.
Egli ti porterà, ti solleverà, ti condurrà fra i sentieri sassosi di questa vita mortale.

Se guardi spesso il Cuore del Signore è impossibile che tu non lo trovi sommamente amabile perché è un Cuore estremamente dolce, soave, condiscendente, così innamorato di noi misere creature, così disposto a fare grazia ai miseri, così buono verso quanti si pentono!

Là, nel Suo Cuore trafitto leggo scritto col Suo Sangue il mistero del Suo amore, adoro la testimonianza inestimabile della Sua immensa misericordia.

Per la larga apertura che la lancia fece nel costato del mio buon Maestro io penetro fino al Suo Cuore, lì vi riposo nella misericordia del mio Dio, lì trovo ogni bene.
Io voglio stabilire la mia dimora nella ferita che la lancia ha aperto nel costato del mio Gesù, lì, in quella fornace di amore.
Presso questo focolaio ardente si rianimerà la fiamma spesso languente del mio amore.

Signore, il tuo Cuore è la vera Gerusalemme: concedimi di sceglierlo per sempre come luogo del mio riposo.
Abitando in questa città divina io berrò a lunghi sorsi alle fonti del mio Salvatore, accosterò le mie labbra al sangue che ne stilla, me ne inebrierò e in questa santa ebrezza andrò cantando per le vie di Gerusalemme l'alleluia dell'amore".

lunedì 21 gennaio 2013

RAPPORTO TRA SECOLARITA' SECONDO LO SPIRITO E DEVOZIONE AL CUORE DI CRISTO -quarta parte-



Qui trovate la terza parte del testo.


Dal libro di don Giovanni Moioli "Il centro di tutti i cuori":




SECOLARITA' SECONDO LO SPIRITO
E DEVOZIONE AL CUORE DI CRISTO

Un'altra chiave di lettura o altre chiavi di lettura potremmo qualificarle come teologiche.

2.1 La prima pista di riflessione può essere il grande tema dell'Alleanza, o dell'esistenza secondo l'Alleanza, o del cuore "nuovo": non il cuore "di pietra", ma il cuore "di carne".

Si potrebbe qui richiamare la figura del servo di Jahwè, ma da collocare sullo sfondo del grande evangelo di Isaio, la seconda parte del libro di Isaia, dove Dio è il Salvatore, il Santo d'Israele è il Salvatore.

Secondo Isaia non è precisata la morte ignominiosa del servo di Jahwè; il passo ulteriore lo si farà nel Nuovo Testamento, quando si dirà "morte di croce", e la morte del maledetto: "Maledetto colui che pende dal legno" (Sal  3,13; cf Dt 21,23).
Gli autori del Nuovo Testamento non temeranno di parlare di legno.

Come è possibile che l'inviato di Dio muoia come un maledetto da Dio?
Non è evidente.
Questo è il grido di Gesù sulla croce, ma è anche il lamento: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Perché sei lontano dalla mia salvezza"? (Sal 22,2).

Non è un'analisi della coscienza di Cristo, è piuttosto il lamento di chi dice: Non è evidente che la salvezza sia compiuta così.
Ma è il grido dell'ultimo affidamento.
Il Padre c'è e, comunque, sarà evidente che, morendo affidato a Dio, questo affidamento non è deluso.
Questa è la risurrezione.

Allora il totalmente donato per i fratelli, anche se nel Deutero-Isaia non si dice dove sta la ragione profonda della solidarietà di Dio con il "servo", rivela comunque che Dio è dalla sua parte, rivela il modo di essere del Dio salvatore.

Nel Nuovo Testamento, la morte in croce dell'unico Figlio manifesterà pienamente la solidarietà profonda di Dio con il "servo".
E allora il cuore del servo, questo cuore secondo l'Alleanza, o questo servo come cuore secondo l'Alleanza, che realizza il cuore secondo l'Alleanza, induce a passare al Cristo Figlio.

Questo cuore, secondo l'Alleanza è dunque il cuore del "servo", che ha degli aspetti impensabili quando si arriva a Gesù Cristo; è il cuore del "servo di Jahwè" che rivive in maniera impensabile, eccedente, nel cuore del servo che è il Figlio: dove "eccedenza" dice l'unicità di un rapporto con Dio, e quindi anche l'unicità di un rapporto di solidarietà con gli uomini peccatori.

Maniera "eccedente" vuol dire che va al di là, che è eccessiva, che supera in maniera imprevedibile e tuttavia è in continuità con la figura del "servo di Jahwè".
L'umano vero di Gesù di Nazareth non poteva non essere l'umano del "giusto" e del "servo".

Dall'umano di Gesù prende senso la verità del nostro umano.
La verità dell'umano non è, dunque, un'idea: è la concretezza di un assoluto.
Questo è il paradosso.
Il fatto che Gesù Cristo sia l'assoluto dell'umano si realizza come la verità dell'umano.

Allora, eccedente, assolutamente eccedente, realizzazione del cuore secondo l'Alleanza, che rende possibile il costruirsi di questo cuore anche per noi mentre ne svela le contraddizioni, non può non dire la nostra verità.

Gesù non potrebbe dire all'uomo come dovrebbe essere se non dicendogli che l'uomo vero è quello dell'Alleanza; non può dirglielo in altro modo.
E può dirglielo, perché è il Figlio di Dio, è Dio.

Non può non dirci che il nostro cuore è sbagliato, che non è secondo l'Alleanza; ma insieme ci dice che è possibile che il nostro cuore raggiunga la sua verità.
E' una grazia, una possibilità che si apre.

La distanza del cuore di Cristo come cuore dell'Alleanza, realizzata in questa maniera eccedente, la distanza del Figlio unico di Dio, ripeto, è perciò la condizione del suo essere per, della sua possibilità di essere la verità del nostro cuore.
Se non fosse distante dal nostro cuore e non dicesse in termini umani che cos'è la verità dell'umano, non potrebbe neppure essere la verità del nostro cuore.

Lui solo può dirci assolutamente che la verità del nostro cuore è nell'Alleanza, nell'essere secondo l'Alleanza: può dircelo assolutamente, perché è l'assoluto concreto.

Questa è la divinità di Gesù Cristo.

Mentre ce lo dice, ci dice chi è, ci dice com'è, chi è Dio; ci dice com'è il mistero di Dio in questo coraggio inesprimibile della misericordia di Dio, che non si ferma di fronte a nulla, neppure dinanzi alla sfida dell'incomprensione e del rifiuto.

Questo comportamento del Figlio di Dio ci insegna la secolarità autentica del'uomo, cioè ol modo concreto di essere, di vivere, di realizzarsi secondo l'Alleanza.
Secolarità autentica dell'uomo è quella che prende senso dal Figlio, che è diventato uno di noi, che ha voluto abitare, vivere in mezzo a noi.
Secolarità autentica è quella del nuovo Adamo, del nuovo Abele di fronte a Caino (1Gv 3)

martedì 15 gennaio 2013

RAPPORTO TRA SECOLARITA' SECONDO LO SPIRITO E DEVOZIONE AL CUORE DI CRISTO -terza parte-



Qui trovate la seconda parte del testo.




Dal libro di don Giovanni Moioli "Il centro di tutti i cuori":



SECOLARITA' SECONDO LO SPIRITO
E DEVOZIONE AL CUORE DI CRISTO

E' il punto di vista sintetico su Gesù Cristo da articolare, da analizzare, da cogliere: è, appunto, il Cuore di Cristo.

Alcune piste di riflessione:

1. La prima potremmo qualificarla come evangelica.
E' quella che riprende la storia evangelica di Cristo, il suo modo di presentarsi, di esprimersi.

Ciò che Gli sta a cuore è il Regno:
il messaggio e il significato della Sua missione si identificano con il Regno di Dio.
Il Regno di Dio è Lui stesso, presente in mezzo a noi.

La lettura dei miracoli rivela chi è Dio, come è il Regno di Dio, sia per i destinatari -i peccatori, i poveri, i malati- sia per il modo assolutamente gratuito con cui vengono compiuti per affermare comunque e in ogni caso il valore dell'uomo, secondo criteri che non sono i nostri: se per noi un uomo vale se conta o non conta rispetto a una certa scala di valori, per Dio un uomo vale perché è un uomo.

E come fa Dio a rovesciare i nostri criteri se non appunto partendo dagli ultimi?

Allora tutti quegli interrogativi, che gli evangelisti recensiscono di fronte ai gesti del Regno, dovrebbero diventare nostri: "Chi è costui"?

Dovremmo rileggere e ritrovare le parole del Regno, le parabole, quelle della misericordia e, in genere, del comportamento di Dio; e leggere la grande crisi che interviene nel rapporto con gli interlocutori  alla luce di un duplice affidamento: l'abbandono sempre più intenso al Padre, attraverso cui Egli manifesta l'esperienza singolare dell'amore di un Figlio; e l'altro affidamento, l'affidamento agli uomini, per la libertà, per il loro riscatto: "Il mio corpo per voi...il mio sangue per voi" (cfr Lc 22,19-20).

Rileggere e ritrovare tutto questo è anche comprendere che Egli è l'unica via e che il senso della vita si decide accettando di condividere la via che Egli percorre, nel Suo andare fisicamente a Gerusalemme.

Proprio da tutto ciò può apparire la lettura di Cristo come CUORE, il CUORE NUOVO, nel rapporto con il Padre e con gli uomini.

Il senso di Dio, il senso della presenza di Dio che Gesù rappresenta, l'abbandono al Padre, la preghiera, l'affidamento agli uomini, la decisione di essere completamente PER gli uomini, TUTTO QUESTO RIVELA SINTETICAMENTE CHI E', DAL DI DENTRO, QUAL E' L'UNITA' E IL CENTRO PROFONDO CHE ESPRIME IL CRISTO COME CUORE".

venerdì 11 gennaio 2013

IL SACRO CUORE E L'ANNO DELLA FEDE: pensieri di don Bosco



Il Cuore Sacratissimo di Cristo è il Cuore che continua a battere nella Santa Eucaristia: Cuore Eucaristico di Gesù cui possiamo andare con confidenza e amore per ottenere l'Amore di Dio!

Particolare del presbiterio della Basilica Salesiana del Sacro Cuore, Roma

La pala d'altare che raffigura il Cuore Sacratissimo di Gesù, sormonta il Tabernacolo che ospita il Cuore Eucaristico di Nostro Signore

Don Bosco (che festeggeremo il 31 prossimo) sottolinea questo legame: sia il santo educatore nostro intercessore, affinché ci ottenga la grazia di scoprire e riconoscere Gesù come Cuore che ci ama, che Si dona, che brucia d'Amore per noi, proprio nel Santissimo Sacramento!




"Qui si acquista il vero calore, voglio dire l'amor di Dio, e non solo per sé, ma per portarlo altrove e farne partecipi le anime.

Ne abbiamo la sorgente nel Santissimo Sacramento.

Propagate questa devozione che tutte le racchiude: la devozione al Sacro Cuore di Gesù.

Abbiate sempre dinanzi alla vostra mente il pensiero dell'amore di Dio nella Santa Eucaristia". 

( MB XVI, 195)

mercoledì 9 gennaio 2013

IL SACRO CUORE E L'ANNO DELLA FEDE



La lettera apostolica "Porta Fidei", con la quale Papa Benedetto XVI ha indetto l'Anno della Fede, al n.13 rammenta che "I santi e i beati sono gli autentici testimoni della fede".

Per tale motivo, anche nella "Nota con indicazioni pastorali per l'anno della fede", la CDF (Congregazione per la Dottrina della Fede), invita a "diffondere la conoscenza dei Santi, utilizzando anche i mezzi di comunicazione sociale". (n.5)

I Santi devoti del Sacro Cuore sono moltissimi, alcuni ne hanno addirittura preceduto la teologia "ufficiale", collocandosi temporalmente prima delle rivelazioni di Nostro Signore a Santa Margherita Maria Alacoque.

Fra questi, potremmo ad esempio citare San Francesco di Sales, che insieme a Santa Giovanna di Chantal fu proprio il fondatore dell'Ordine della Visitazione, di cui poi fece parte Santa Margherita.

Il blog vuole proporre, in spirito di filiale riconoscenza al Santo Padre per questo nuovo anno speciale da lui indetto, un piccolo florilegio di pensieri dei Santi che coltivarono nella loro spiritualità, la devozione al Cuore di Cristo.

Il lavoro sarà organizzato con un ordine ben preciso, offrendo pensieri dei Santi di cui si fa memoria nel mese in corso.
Testi lunghi o brevissimi "spunti" sull'amore al Sacro Cuore coltivato da chi ci ha preceduto nella Gerusalemme Celeste ci aiuteranno a meditare sulle ricchezze nascoste nel Cuore di Colui che ci ama infinitamente.

giovedì 3 gennaio 2013

L'ORA SANTA per la vigilia del primo venerdì di gennaio



ORA SANTA

PER LA VIGILIA DEL PRIMO VENERDÌ DI 
GENNAIO



 di Padre Matteo Crawley





Cuore che hai tanto amato gli uomini! 

Contempliamolo saturo di insulti, in quest'Ostia in cui risiede, ardente d'amore per noi. 
Non potendo più contenere gli ardori che Lo consumano, questo Cuore divino ha voluto darsi al mondo... al mondo che Lo trafigge con la lancia dell'ingratitudine e del dolore... 
È il supremo ed ultimo sforzo della Redenzione. 


Ascoltiamo il nostro amatissimo Maestro: 

«Nell'Ostia, voi avete il mio Cuore: io ve lo dono, io ve lo lascio senza riserve, in cambio del vostro cuore ingrato e peccatore... Oh, io ho sete, un'immensa sete di essere amato nel Sacramento del mio amore. 

Sono rimasto finora il Re silenzioso, il Sovrano dimenticato... ma l'ora del trionfo è venuta... vengo a riconquistare la terra; voglio regnarvi malgrado gli sforzi dell'inferno, e la salverò con l'onnipotenza del mio Cuore. 

Rispondete al mio desiderio... aprite le vostre anime per ricevere questo dono supremo della mia Misericordia redentrice... 
lo sono venuto a portare il fuoco sulla terra; questo fuoco è la vita, è l'amore sconfinato; questo fuoco è la santità; questo fuoco è il sacrificio, ed io desidero solo che si accenda.... 

(Cfr. Le 12,49) 

Volgete uno sguardo al mio Cuore straziato... questo Cuore che vi ha amato fino all'annientamento di Betlemme, fino alle umiliazioni e all'oscurità di Nazareth... 
ma più ancora... fino alla spaventosa agonia del Calvario... 
È questo stesso Cuore che avendo cessato di battere sul Golgota, continua ad amarvi, focolare inestinguibile d'amore, nella Santa Eucaristia... 

E tuttavia io non sono amato... 
Ecco perché sono triste fino alla morte (Cfr. Mt 26,38). 
Ecco perché soffro i dolori dell'agonia: la mia vigna prediletta non produsse che delle spine... Esse mi circondano il Cuore. 
Strappatele in quest'Ora Santa, ora d'amore, tanto preziosa per voi, tanto dolce al Dio prigioniero che nel suo tabernacolo vi chiede, attende e vuole il vostro amore! 

Muoio d'amore (Cfr. Ct 5,8) ... 

Avvicinatevi; sostenetemi nella mia mistica agonia di venti secoli, nel mio Sacramento... Siate i miei angeli consolatori... Io vi amo tanto teneramente... 

Mi amate abbastanza voi, amici miei? Voi, miei privilegiati?... 
Ahimè! 
Il mondo disconosce tutte le mie effusioni di bontà... respinge la mia misericordia. 
Sono triste fino alla morte... 
Venite, ecco questo Cuore che mai cessò di amarvi... 
Venite, prendetelo come pegno di redenzione! Venite, miei amati, venite e datemi in cambio il vostro cuore, la vostra anima, la vostra vita; datemi le vostre pene e le vostre gioie. 
Oh, siate interamente miei, e tutti!... lo vi perdono... ma amatemi .. 
Ditemi finalmente che io sono il vostro Re e che accettate con riconoscenza il dono incomparabile del mio Cuore... 



(Pausa) 



Noi siamo indegni di un tale dono! limitiamoci... ma poiché Iddio è misericordioso al di là di ogni misura, domandiamogli il dono celeste ch'Egli ci offre e che non è altro se non Lui stesso, per la nostra santificazione e per la sua gloria. 




LE ANIME — Signore Gesù, i nostri cuori sono troppo poveri; non osiamo offrirteli, ma prendili, sono tuoi... in cambio però dacci sempre il tuo Cuore divino!... 

Ad ogni invocazione ripetiamo: 
Donaci per sempre il tuo Cuore divino!... 

- In nome della Vergine Maria, dacci il tuo Cuore, Gesù, nelle ore di fervore, quando sentiamo il desiderio ardente di amarti e soffrire come i Santi... 
Donaci per sempre il tuo Cuore divino!... 

- In nome dell'Apostolo prediletto, dacci il tuo Cuore divino, Gesù, nelle ore di pace, quando godiamo della dolce tranquillità di una coscienza pura... o perdonata... 
Donaci per sempre il tuo Cuore divino!..

- In nome dei tuoi amici di Betania donaci il tuo Cuore, Gesù, nelle ore di angoscia e di pena, mentre passano sulle nostre anime i tormenti del dolore!... 
Donaci per sempre il tuo Cuore divino!... 

- Nel nome degli apostoli privilegiati del Tabor e del Getsemani, donaci il tuo Cuore, Gesù, negli istanti di gioia e nelle ore d'agonia... 
Donaci per sempre il tuo Cuore divino!... 

- In nome di Maddalena pentita e delle donne piangenti di Gerusalemme, donaci il tuo Cuore, Gesù, nelle ore di umana debolezza o quando ci stimola la grazia del pentimento... 
Donaci per sempre il tuo Cuore divino!... 

- In nome della Santa Chiesa donaci, Gesù, il tuo Cuore divino nelle ore di battaglia, quand'essa ci chiede il tributo del nostro zelo e dei nostri sacrifici!... 
Donaci per sempre il tuo Cuore divino!... 

- In nome di San Bernardo, Sant'Agostino e San Francesco di Sales, Santa Matilde e Santa Geltrude, felici precursori di questa potente devozione, donaci il tuo Cuore, Gesù, nell'ora delle decisioni, mentre Tu ci chiedi un maggior fervore!... 
Donaci per sempre il tuo Cuore divino!... 

- In nome della tua sposa e prima apostola Santa Margherita Maria, donaci il tuo Cuore divino, Gesù, in tutti i momenti della vita e soprattutto nelle angosce della morte.
Donaci per sempre il tuo Cuore divino!... 


Oh sì, dacci il tuo Cuore, Gesù, che sia la nostra vita, il nostro riposo, il nostro cielo. Nonostante la nostra indegnità, che il tuo Cuore sia per noi, Gesù, con tutti i suoi tesori di luce, di pace, di forza, poiché in questo Santuario divino vogliamo imparare ad amarti... a glorificarti... 
Gesù, Tu ci hai dato già la croce (Cfr. Gai 6,14) ... e ci hai dato tua Madre (Cfr. Gv 19,27) ... ci hai dato il tuo Sangue (Cfr. At 20,28) ... 
Oh! Donaci, fin da questo esilio e per sempre, il paradiso del tuo Cuore! 
Se avremo il tuo Cuore, avremo tutto, non desidereremo altro, né in cielo, né sulla terra!.. 


(Facciamo una pausa di silenzio in cui ognuno possa rivolgersi spontaneamente al Cuore di Gesù con una preghiera personale ed affettuosa) 



Chiediamo la grazia della fedeltà e della generosità per ricambiare il Signore dell'incomparabile dono del suo Cuore divino. 

Scongiuriamolo che da quest'Ora Santa emani una nuova luce, una grande luce, per apprezzare l'amabilità e la generosità infinita di un Dio che ci offre la sorgente stessa della sua vita. 

Umiliandoci, confidiamoci e, soprattutto amiamo Colui che ci ha tanto amato!... 



Ascoltiamo la sua voce... 

GESÙ — Mi chiamate Signore e Maestro e dite bene perché lo sono (Cifr. Gv 13,13). 
Però, qui nel tabernacolo ho voluto farmi schiavo dell'uomo, per amore dell'uomo ingrato...
Io sono felice di chiamarvi ai piedi del mio altare, di sollecitare il vostro amore, di darmi a voi. Io sono il Signore, il Re del cielo e della terra e cerco le mie soddisfazioni e mi consolo in mezzo a voi, fiori di campo, grani di sabbia del deserto... 
Io vi amo moltissimo, tanto da crearmi una divina necessità della vostra presenza. 
Senza di voi, che mi avete offeso... senza di voi, che mi avete dimenticato, senza di voi, che mi avete posposto alle volgarità della terra, senza di voi, figli prodighi del mio focolare, Io, Gesù, non potrei vivere... senza di voi, redenti dal mio Sangue... il mio cielo sarebbe il fallimento del Figlio dell'Uomo, se non vi avessi come diadema d'amore (Cfr. Gv 17,24). 
Mi siete costati tanto!... 

Riconoscetelo anche voi almeno, preferiti del mio gregge; proclamate in quest'Ora Santa i vostri sentimenti di fede, poiché il mondo non intende persuadersi che lo lo amo a tal punto! Ditemi che accettate il tesoro del mio Cuore divino, in mio onore, per il mio trionfo, per la mia gloria, perché Io, Gesù, il Dio del tabernacolo, ho creato il cuore umano per riposare in esso, per trasformarlo nell'Eden di tutte le mie delizie... 
Sono il Dio dell'Eternità e il mio Cuore qui, nel tempio, ha bisogno di voi; sì, ho bisogno di convivere con voi, come miei fratelli!... 
Sono stanco, sono ferito e triste: non indugiate, venite con grande amore ed offritemi, con fede viva, un'ospitalità di tenerezza, di fede ardente, di carità consolatrice, nelle vostre anime... Io sono Gesù!... Ho fame di voi: parlatemi, apritemi, amatemi... amatemi senza misura! 



Siamo venuti per parlargli, per aprire le nostre anime e donargliele infiammate d'amore... Che confessione, quella di Gesù! Dirci che ha bisogno di noi! Mendicare un amore che Gli è dovuto! 
Rispondiamogli con un'ardente dichiarazione d'amore: è il nostro cuore che ha bisogno di Lui. 



LE ANIME— Nel vederti, o Gesù, così disponibile e buono, invece di esclamare come l'Apostolo: «Allontanati da noi, che siamo poveri peccatori!...» (Cfr. Le 5,8), noi veniamo incontro a Te per approfondire sempre più la beata intimità fra il tuo Cuore e i nostri. 


(Lentamente e con pause) 


Vieni, Gesù, a riposare nei nostri cuori che Ti amano. 
Quando coloro che governano il mondo disprezzano la tua legge e maledicono il tuo nome, ricordati che siamo tuoi, che siamo consacrati alla gloria del tuo Cuore divino. 

Vieni, Gesù, vieni a riposare nei nostri cuori che Ti amano, quando la moltitudine radunata da Lucifero e dai settari che lo seguono assalta i tuoi santuari, e nella profanazione reclama il tuo sangue!... 
Ricordati che siamo tuoi e consacrati alla gloria del tuo Cuore divino. 

Vieni, Gesù, vieni a riposare nei nostri cuori che Ti amano, quando gemi per gli insulti e per le catene poiché i potenti del mondo e i falsi sapienti, di cui condannasti l'orgoglio con dolcissima fermezza, oltraggiano la tua Chiesa santa. 
Ricordati che siamo tuoi e consacrati alla gloria del tuo Cuore divino! 

Vieni, Gesù, vieni a riposare nei nostri cuori che Ti amano, quando milioni di cristiani, dimentichi della tua adorabile persona, Ti feriscono crudelmente con la spada della loro tranquilla indifferenza... ricordati che siamo tuoi, che siamo consacrati alla gloria del tuo Cuore divino! 

Vieni, Gesù, vieni a riposare nei nostri cuori che Ti amano, nell'ora in cui tanti buoni e virtuosi Ti misurano con avarizia il loro amore, Ti lesinano con meschinità riprovevole la loro confidenza, Ti negano il conforto che troveresti nel loro spirito di sacrificio, nella loro santificazione... ricordati che siamo tuoi e consacrati alla gloria del tuo Cuore divino!... 

Vieni, Gesù, vieni a riposare nei nostri cuori che Ti amano, quando Ti opprime l'infedeltà, quando Ti amareggia la tiepidezza delle anime privilegiate che per vocazione dovrebbero essere tutte tue, desiderose soltanto di raggiungere la santità... 
Più che mai in quest'ora, in quest'ora di suprema desolazione, ricordati che siamo tuoi... volgi verso di noi il tuo sguardo accorato e supplichevole, non dimenticare che siamo tuoi figli, consacrati per sempre alla gloria del tuo Cuore divino! 

Sull'altare del nostro sacrificio, per la tua gloria, proclamiamo: 

— Sia adorato, amato e glorificato il tuo Sacro Cuore, o Maestro amatissimo; venga il tuo Regno!... 

Se sentiamo il rimorso di qualche mancanza intima, di una ricaduta, di una mancanza di generosità con la quale sappiamo di aver ferito dolorosamente nostro Signore, chiediamogli un perdono generoso. 
Egli sa tutto, ma vuole un atto d'amore e di pentimento. 

Cuore di Gesù- Parma



(Pausa o canto) 



Ascoltiamo ancora la voce del Maestro. 

GESÙ — «Tutto il mio desiderio, miei piccoli figli, è di vedervi gustare la mia vita» (Cfr. Gv 10,10) ... Io ve l'ho data con il mio Sangue e desidero ardentemente che voi la viviate. 
Ve la dono con il mio Cuore: ch'essa sia la vostra nuova vita! 
Voglio vivere in voi, perché voi avete bisogno di me, per sostenere le vostre debolezze di coscienza, la fiacchezza dei vostri propositi, l'incostanza del vostro amor di Dio. 
Venite, predestinati della mia Eucaristia! 
Io sono la fortezza. 


(Lentamente e con pause) 


Assaporate la mia vita: ve la comunico donandovi il mio Cuore, ve la dono per il momento in cui sostenete l'urto violento delle tentazioni... 
Non vi scoraggiate, non cedete alle insinuazioni del nemico della vostra salvezza! 
Siate forti, mantenetevi nella grazia, non mi abbandonate per non rimanere soli nella lotta... per conservare la pace dell'anima vostra... 
Venite voi, predestinati della mia Eucaristia! 
Io sono la ricompensa, solo lo sono la vittoria... 

Assaporate la mia vita: ve ne rendo partecipi donandovi il mio Cuore. 
Ve la dono per il momento in cui l'assalto delle creature mi contrasta il vostro cuore, cercando di piegarvi verso la terra, nell'intento di distogliervi dal pensiero e dall'amore del vostro Dio. Disingannatevi! 
Non date ascolto a questo mondo seduttore e mendace. 
Resistete valorosamente e venite, voi predestinati della mia Eucaristia, Io sono il vostro solo confidente, il vostro fedelissimo Amico. 

Assaporate la mia vita: ve la dono per mezzo del mio Cuore, per il momento in cui il pungiglione del rimorso, il peso dei vostri peccati, il riconoscimento della vostra profonda miseria morale vi accusano; per il momento in cui la minaccia della mia giustizia vi schiaccia come una montagna vendicatrice... 
Rialzatevi da questa prostrazione, non piangete senza speranza, nella caduta della colpa! Poveri, infermi, peccatori, venite, siate sempre miei, figli della mia grande misericordia! Venite, siate i predestinati della mia Eucaristia... Io sono il perdono di Dio... Io sono l'Amore! 

Assaporate la mia vita: ve la dono per mezzo del mio Cuore, ve la dono per il momento in cui sentite pesare sul vostro le dense nubi della tristezza e le amarezze del dolore... 
Com'è triste, com'è dolorosa e incerta la vita!... 
Non la maledite; non perdete il tesoro prezioso delle vostre lacrime... non gemete da soli, nello sconforto dei vostri cuori desolati... 
Venite, siate i predestinati della mia Eucaristia, non tardate... Io sono il nettare e il balsamo che guarisce ogni ferita... Io sono il consolatore... mi chiamo Gesù ...


(Pausa) 



Egli ci da il suo Cuore non solamente per cercarsi una consolazione... ma soprattutto per fortificarci, per infonderci una vita nuova, per mostrarci la più grande misericordia... Ringraziamolo... 
Scongiuriamolo di lasciarcelo in pegno d'amore, nel tempo, nell'ora della morte e nell'eternità. 



(Pausa) 



LE ANIME — Grazie, Signore Gesù, per la tenerezza misericordiosa con cui prevenisti i nostri mali, ci offristi il prodigioso rimedio del tuo Cuore... 
Grazie, Gesù, per la cura incomprensibile che Ti prendi per i nostri interessi, mentre noi meriteremmo la tua indifferenza, in punizione appunto della nostra noncuranza e di tante nostre offese... 

Dolce e buon Gesù del tabernacolo, grazie! 

Per testimoniarti la nostra riconoscenza, in compenso delle altrui e delle nostre ingratitudini, noi, privilegiati del tuo gregge, vogliamo, durante quest'Ora Santa, occuparci con tutto il trasporto dell'amore dei tuoi più cari interessi... 
Sono tanti i congiurati che tramano il complotto deicida della bestemmia, della negazione pubblica e sociale della tua Regalità! (Cfr. Le 19,14-27). 

Sono numerosi i colpevoli, o Gesù, che Ti condannano tacendo, sia con il silenzio ipocrita che sdegna di pronunciare il tuo nome, sia con il silenzio più insultante e più pungente ancora che ostenta di non conoscerti neanche... 

Ti flagellano, Ti spogliano, Ti colpiscono al viso... 
Hanno l'audacia d'invocare motivi di giustizia e di pace sociale, o Maestro amatissimo, per domandare il tuo esilio e decretare la tua morte (Cfr. Gv 18,14). 
No, Sovrano dell'amore, mille volte no! 

Qui riuniti come in un cenacolo, vivificati dal fuoco di una nuova Pentecoste, quella dell'Eucaristia, noi rifiutiamo questo deicidio legale della nostra epoca e gioiosi per l'onore di servire la gloria della tua causa, Ti proclamiamo Vincitore e Re! 

Noi vogliamo il trionfo del tuo amore promesso. 
Noi che facciamo parte degli eserciti che combattono con il grido: «Sia benedetto il Sacro Cuore»... 
Ti dichiariamo nostro unico Sovrano! 

Avvicinati, Maestro divino, rendi più stretti i legami che ci uniscono a Te... ricevi dalle nostre mani il diadema che hanno preteso di strapparti gli orgogliosi che disconoscono i tuoi diritti... Vile polvere, essi si proclamano potenti e pensano, considerando il tuo nascondimento e la tua umiltà, che le loro ingiurie cadano sopra di Te più dall'alto... 

Avanza trionfante, in mezzo a questa assemblea fremente di fratelli... non nascondere le piaghe dei piedi e delle mani... 
Non far brillare e risplendere il tuo volto, mostraci, piuttosto la tua testa insanguinata. Soprattutto, Gesù, non chiudere, ma lascia ben aperta per noi la profonda e celestiale piaga del tuo costato... 

O Re d'amore, mostrati a noi coperto della porpora del tuo sangue e con il mantello all'ignominia di tutti i peccati degli uomini (Cfr. Gv 19,14), senza trasfigurarti, ma con l'aspetto che avevi, o Gesù, la notte del Giovedì santo, notte d'amore e di tradimenti... 

Accetta, Maestà adorata, l'osanna di questa guardia d'onore che veglia per la gloria del Cristo, suo Re divino! 



Ad ogni invocazione ripetiamo: 

Sia adorato, amato e glorificato il tuo Sacro Cuore! 

- I re, i governanti potranno spezzare le tavole della tua legge, ma dall'altezza del loro seggio affonderanno nella tomba dell'oblio e noi, tuoi sudditi, continueremo a proclamarti nostro Signore e Dio. 
Sia adorato, amato e glorificato il tuo Sacro Cuore! 

- I legislatori diranno che il tuo vangelo è ormai antiquato, che deve scomparire per fare posto al progresso... ma si spingeranno essi stessi nell'abisso dell'oblio e noi, tuoi adoratori, continueremo a proclamarti nostro Signore e Dio.
Sia adorato, amato e glorificato il tuo Sacro Cuore! 

- I cattivi ricchi, gli orgogliosi, i mondani frivoli, giudicheranno d'altri tempi la tua morale le cui intransigenze, secondo loro, uccidono la libertà di coscienza... ma svaniranno come ombre nel baratro dell'oblio e noi, tuoi figli, continueremo a proclamarti nostro Signore e Dio. 
Sia adorato, amato e glorificato il tuo Sacro Cuore! 

- Gli ambiziosi che per raggiungere posizioni di prestigio e accumulare denaro promettono alle nazioni una falsa libertà e una grandezza menzognera, urteranno la pietra del Calvario, la roccia su cui è fondata la Chiesa, si oscureranno annientati nella tomba dell'oblio e noi, tuoi apostoli, continueremo a proclamarti nostro Signore e Dio. 
Sia adorato, amato e glorificato il tuo Sacro Cuore! 

- Gli araldi di una civiltà materialista senza Dio e in opposizione con il Vangelo moriranno un giorno avvelenati dalle loro malefiche dottrine... Saranno inabissati nel sepolcro dell'oblio, maledetti dai loro stessi figli e noi, tuoi consolatori, continueremo a proclamarti nostro Signore e Dio. 
Sia adorato, amato e glorificato il tuo Sacro Cuore! 

- I farisei, gli orgogliosi e gl'impudichi invecchieranno meditando la rovina mille volte decretata della tua Chiesa... Saranno perduti, sepolti nella fossa dell'eterno oblio e noi, tuoi redenti, continueremo a proclamarti nostro Signore e Dio. 
Sia adorato, amato e glorificato il tuo Sacro Cuore! 

- Trionfa per sempre, Cuore santo di Gesù! E mentre Lucifero, l'angelo delle tenebre, finalmente cacciato dai nostri focolari, dalle scuole, dalla società, sarà eternamente incatenato negli abissi dell'inferno, noi, amici tuoi, continueremo a ripetere nei secoli dei secoli: Sia adorato, amato e glorificato il tuo Sacro Cuore! 
Sia adorato per sempre il tuo Sacro Cuore! 
Sia adorato nel trionfo dell'Eucaristia e della Chiesa! 



(Pausa o canto) 



Signore, noi dobbiamo lasciarti, Ti affidiamo nel tabernacolo all'adorazione degli angeli e alle lodi della dolce Vergine Maria. 
Noi ce ne andiamo, Gesù, ma lasciamo i nostri cuori immersi nella piaga sacra e celestiale del tuo Cuore... 

In questa serata, più bella di un'aurora, permettici ancora una preghiera, o nostro Salvatore, Fratello, Signore, Amico nostro: permettici, o Dio annientato, di rammentarti tanti infelici che vivono lontano da Te, in un colpevole abbandono. 



(Lettura lenta con pause per interiorizzare il contenuto del testo) 



Sei tanto dolce, Gesù-Eucaristia: manda un raggio di luce vittoriosa su tanti ciechi che non vogliono vedere le meraviglie del tuo amore, né riconoscere che Tu sei la vita unica e vera... 

Ad ogni invocazione ripetiamo: 
Fallo per la tua Santa Madre e per il tuo Sacro Cuore! 

Sei tanto tenero, Gesù-Eucaristia: da la pace a tanti sbandati che la cercano nelle gioie di un mondo seduttore, il quale non vende loro, cantando, se non lacrime e morte. Sii la loro speranza... 
Fallo per la tua Santa Madre e per il tuo Sacro Cuore! 

Sei tanto compassionevole, Gesù-Eucaristia: sazia la fame d'amore, del tuo amore immenso che ha perduto tanti figli prodighi. Essi soffrono e languiscono lontano dai tuoi altari, sorgente unica di felicità! Avvicinali al tuo costato, affinchè riconoscano che Tu, solo Tu, o Gesù, sei la vita e l'amore... 
Fallo per la tua Santa Madre e per il tuo Sacro Cuore! 

Sei tanto amorevole, Gesù-Eucaristia: asciuga le lacrime di disperazione di coloro che, sopportando immancabili disillusioni della vita senza il conforto della tua grazia, hanno avvelenato la loro esistenza!... Allontanati dalle gioie del paradiso terrestre e vai verso coloro che, sempre più lontani dal paradiso eterno, sono immersi, poveri disgraziati, in un abisso di dolore... Scendi fino a questi infelici, Gesù-Eucaristia, cercali, va' loro incontro con quelle parole d'amore che fanno trasalire la terra, il mare, i deli, parole d'ineffabile giubilo, nelle regioni dell'eternità... 
Fallo per la tua Santa Madre e per il tuo Sacro Cuore! 



(Pausa) 



Presentiamo al Signore le persone per cui chiediamo la conversione. 

E adesso nascondici nel tuo Sacro Cuore... 
Non permettere che le creature trionfino sulla nostra debolezza e ci tolgano da questo Eden... 
Chiamaci, ordinaci di venire a Te... 
E poiché noi abbiamo conosciuto la meravigliosa attrazione e le ricchezze del tuo Cuore dolcissimo, Gesù, Fratello, Amico, nostro Re e nostro Dio, noi vogliamo rimanervi, per sempre! Scrivi senza indugiare i nostri nomi nel tuo Cuore adorabile. Fallo, o Maestro buono, mentre noi siamo inginocchiati ai piedi del tuo tabernacolo santo. 

Signore, trattieni i tuoi figli con una dolce violenza, racchiudili nella prigione d'amore del tuo costato divino... là noi vivremo d'adorazione e d'amore; là canteremo le tue misericordie ineffabili nei secoli dei secoli. 

Adveniat Regnum tuum!.. 

Un Pater e un'Ave per gli agonizzanti e i peccatori. 

Un Pater e un' Ave per il trionfo universale del Sacro Cuore specialmente nella Comunione quotidiana, nell'Ora Santa e perché nelle famiglie il Sacro Cuore di Gesù sia amato e onorato 

Un Pater e un*Ave per le intenzioni di ciascuno dei partecipanti a questo incontro di preghiera. 

Un Pater e un'Ave per la nostra Patria. 



(Lettura lenta intervallata da pause per l'interiorizzazione) 



Signore Gesù, noi abbiamo potuto vegliare un'ora con Te nel Getsemani del tuo amore e saremo felici di rimanere incatenati per sempre al tuo tabernacolo... 

Noi Ti lasciamo portando con noi la pace, una grande pace, consolazioni divine e una vita nuova, ma anche la gioia di averti manifestato, o nostro amantissimo Maestro, il nostro desiderio di consolarti, di riparazione, di fede e d'amore, che domandasti tra i singhiozzi alla tua confidente Margherita Maria. 


Accogli, Signore Gesù dolce e buono, la nostra preghiera. 

Ad ogni invocazione ripetiamo: 
Cuore agonizzante di Gesù, trionfa!... 

- Sii la perseveranza della fede e dell'innocenza dei fanciulli che si comunicano... sii il loro amico! 

Cuore agonizzante di Gesù, trionfa!... 

- Sii la consolazione dei padri di famiglia cristiani... sii la loro vita! 

Cuore agonizzante di Gesù trionfa!... 

- Sii l'amore della moltitudine che soffre... dei poveri che lavorano... sii il loro Re! 

Cuore agonizzante di Gesù, trionfa!... 

- Sii la dolcezza degli afflitti e di coloro che piangono... sii il loro fratello! 

Cuore agonizzante di Gesù, trionfa!... 

- Sii la forza dei tentati e dei deboli... sii la loro vittoria! 

Cuore agonizzante di Gesù, trionfa!... 

- Sii il fervore e la costanza del tiepidi... sii il loro amore! 

Cuore agonizzante di Gesù, trionfa!... 

- Sii il centro della vita militante della Chiesa... sii lo stendardo vittorioso! 

Cuore agonizzante di Gesù, trionfa!... 

- Sii lo zelo ardente e conquistatore di tutti gli apostoli... sii il loro Maestro! 

Cuore agonizzante di Gesù, trionfa!... 

- Sii, nell'Eucaristia, la santità e il cielo delle anime... sii il loro paradiso d'amore, il loro tutto! 

Cuore agonizzante di Gesù, trionfa!... 

E mentre sta per venire il giorno magnifico ed eterno nel quale canteremo le tue glorie, lasciaci, o dolcissimo Maestro, soffrire, amare e morire racchiusi nella celestiale ferita del tuo costato, con questo grido di trionfo: 

Adveniat Regnum tuum