Dal libro "Don Bosco e la devozione al Sacro Cuore":
"Mirabile era la devozione di Don Bosco al Sacro Cuore di Gesù.
La raccomandava molto ai suoi giovani, fece stampare i libretti dei Nove Uffici e della Guardia d'Onore; incaricò don Bonetti di scrivere un Mese in onore del S. Cuore.
Come annotano le Memorie Biografiche, la devozione al S. Cuore, che nel suo animo aveva ardentissima, animava tutte le sue opere, dava efficacia ai suoi discorsi familiari, alle sue prediche, e all'esercizio del suo ministero, sicché ne restavano tutti incantati e persuasi.
Parve altresì che il S. Cuore di Gesù cooperasse anche con soprannaturali aiuti il compimento della sua ardua missione.
Una tra le pratiche particolari più in uso era quella del I° Venerdì' del mese.
Appariva come una indicazione precipua del Regolamento stesso dell'Oratorio: veniva prescritto il pio esercizio del Primo Venerdì del Mese in onore del S. Cuore, e doveva essere compiuto secondo le modalità fissate nel Manuale delle Pratiche di Pietà.
La sua importanza -specie per le Case di formazione- verrà in seguito rilevata dal I° successore del Santo (si tratta di Don Rua).
In una delle sue circolari così intendeva precisare, quanto allo spirito, di cui avrebbe dovuto essere informata:
Gesù, il Signore Nostro, fece conoscere a Santa Margherita M. Alacoque che nella devozione del Suo Ss. Cuore si trovano racchiusi infiniti tesori di grazie.
Se non che per godere di codeste ricchezze non basta compiere le pratiche di esterna pietà, ma bisogna altresì studiare di ben comprenderne lo spirito e regolare la propria condotta secondo i desideri del Cuore di Gesù".
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