lunedì 10 giugno 2013

PREGHIERE AL SACRO CUORE DI GESU'



                                                               AL SACRO CUORE DI GESU'




Cuore Santissimo di Gesù,

fonte di ogni bene.

ti adoro, ti ringrazio

e, pentito vivamente dei miei peccati, 

ti presento questo povero mio cuore.

Rendilo umile, paziente, puro

e in tutto conforme ai desideri tuoi.

Proteggimi nei pericoli,

consolami nelle afflizioni,

concedimi la sanità del corpo e dell'anima,

soccorso nelle mie necessità spirituali e materiali,

la tua benedizione in tutte le mie opere

e la grazia di una santa morte.



SACRO CUORE DI GESU', 
CONFIDO E SPERO IN TE!

venerdì 7 giugno 2013

SOLENNITA' DEL SACRATISSIMO CUORE DI GESU' - stralci dall'omelia di Benedetto XVI in occasione dell'apertura dell'Anno sacerdotale-







Oggi festeggiamo la Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù.

Rileggiamo quello che il Papa emerito Benedetto XVI pronunciò del 2009, in occasione dell'apertura dell'anno sacerdotale, che fu fissata proprio nel giorno consacrato al Cuore di Cristo.


Sono parole dedicate principalmente ai sacerdoti, ma che possiamo bene adattare a ciascuno di noi: consacrati, laici, devoti e imitatori del Cuore di Cristo!

Buona lettura!











CELEBRAZIONE DEI VESPRI
DELLA SOLENNITÀ DEL SACRATISSIMO CUORE DI GESÙ

APERTURA DELL’ANNO SACERDOTALE
NEL 150° ANNIVERSARIO DELLA MORTE
DI SAN GIOVANNI MARIA VIANNEY

STRALCI DALL' OMELIA DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI 

Basilica Vaticana
Venerdì, 19 giugno 2009





Nell'antifona al Magnificat tra poco canteremo: "Il Signore ci ha accolti nel suo cuore - Suscepit nos Dominus in sinum et cor suum".

Nell'Antico Testamento si parla 26 volte del cuore di Dio, considerato come l'organo della sua volontà: rispetto al cuore di Dio l'uomo viene giudicato.

A causa del dolore che il suo cuore prova per i peccati dell'uomo, Iddio decide il diluvio, ma poi si commuove dinanzi alla debolezza umana e perdona.
C'è poi un passo veterotestamentario nel quale il tema del cuore di Dio si trova espresso in modo assolutamente chiaro: è nel capitolo 11 del libro del profeta Osea, dove i primi versetti descrivono la dimensione dell'amore con cui il Signore si è rivolto ad Israele all'alba della sua storia:
"Quando Israele era fanciullo, io l'ho amato e dall'Egitto ho chiamato mio figlio" (v. 1).
In verità, all'instancabile predilezione divina, Israele risponde con indifferenza e addirittura con ingratitudine.
"Più li chiamavo - è costretto a constatare il Signore -, più si allontanavano da me" (v. 2). Tuttavia Egli mai abbandona Israele nelle mani dei nemici, perché "il mio cuore - osserva il Creatore dell'universo - si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione" (v. 8). 

Il cuore di Dio freme di compassione!
Nell'odierna solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, la Chiesa offre alla nostra contemplazione questo mistero, il mistero del cuore di un Dio che si commuove e riversa tutto il suo amore sull'umanità.
Un amore misterioso, che nei testi del Nuovo Testamento ci viene rivelato come incommensurabile passione di Dio per l'uomo.
Egli non si arrende dinanzi all'ingratitudine e nemmeno davanti al rifiuto del popolo che si è scelto; anzi, con infinita misericordia, invia nel mondo l'Unigenito suo Figlio perché prenda su di sé il destino dell'amore distrutto; perché, sconfiggendo il potere del male e della morte, possa restituire dignità di figli agli esseri umani resi schiavi dal peccato.
Tutto questo a caro prezzo: il Figlio Unigenito del Padre si immola sulla croce: "Avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine" (cfr. Gv 13, 1).
Simbolo di tale amore che va oltre la morte è il suo fianco squarciato da una lancia.
A tale riguardo, il testimone oculare, l'apostolo Giovanni, afferma: "Uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue ed acqua" (cfr. Gv 19, 34).

Fermiamoci insieme a contemplare il Cuore trafitto del Crocifisso.
Abbiamo ascoltato ancora una volta, poco fa, nella breve lettura tratta dalla Lettera di san Paolo agli Efesini, che "Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatti rivivere con Cristo... Con lui ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei cieli, in Cristo Gesù" (Ef 2, 4-6).
Essere in Cristo Gesù è già sedere nei cieli.
Nel Cuore di Gesù è espresso il nucleo essenziale del cristianesimo; in Cristo ci è stata rivelata e donata tutta la novità rivoluzionaria del Vangelo: l'Amore che ci salva e ci fa vivere già nell'eternità di Dio.
Scrive l'evangelista Giovanni: "Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna" (3, 16). Il suo Cuore divino chiama allora il nostro cuore; ci invita ad uscire da noi stessi, ad abbandonare le nostre sicurezze umane per fidarci di Lui e, seguendo il suo esempio, a fare di noi stessi un dono di amore senza riserve. 

Se è vero che l'invito di Gesù a "rimanere nel suo amore" (cfr. Gv 15, 9) è per ogni battezzato, nella festa del Sacro Cuore di Gesù, Giornata di santificazione sacerdotale, tale invito risuona con maggiore forza per noi sacerdoti, in particolare questa sera, solenne inizio dell'Anno Sacerdotale, da me voluto in occasione del 150° anniversario della morte del Santo Curato d'Ars.
Mi viene subito alla mente una sua bella e commovente affermazione, riportata nel Catechismo della Chiesa Cattolica:


"Il sacerdozio è l'amore del Cuore di Gesù" (n. 1589). 


Come non ricordare con commozione che direttamente da questo Cuore è scaturito il dono del nostro ministero sacerdotale?
Come dimenticare che noi presbiteri siamo stati consacrati per servire, umilmente e autorevolmente, il sacerdozio comune dei fedeli?
La nostra è una missione indispensabile per la Chiesa e per il mondo, che domanda fedeltà piena a Cristo ed incessante unione con Lui; questo rimanere nel suo amore esige cioè che tendiamo costantemente alla santità, a questo rimanere come ha fatto san Giovanni Maria Vianney.

Lasciarsi conquistare pienamente da Cristo!
Questo è stato lo scopo di tutta la vita di san Paolo, al quale abbiamo rivolto la nostra attenzione durante l'Anno Paolino che si avvia ormai verso la sua conclusione; questa è stata la meta di tutto il ministero del Santo Curato d'Ars, che invocheremo particolarmente durante l'Anno Sacerdotale; questo sia anche l'obiettivo principale di ognuno di noi.
Per essere ministri al servizio del Vangelo, è certamente utile e necessario lo studio con una accurata e permanente formazione teologica e pastorale, ma è ancor più necessaria quella "scienza dell'amore" che si apprende solo nel "cuore a cuore" con Cristo.
È Lui infatti a chiamarci per spezzare il pane del suo amore, per rimettere i peccati e per guidare il gregge in nome suo.
Proprio per questo non dobbiamo mai allontanarci dalla sorgente dell'Amore che è il suo Cuore trafitto sulla croce. 

Solo così saremo in grado di cooperare efficacemente al misterioso "disegno del Padre" che consiste nel "fare di Cristo il cuore del mondo"!
Disegno che si realizza nella storia, man mano che Gesù diviene il Cuore dei cuori umani, iniziando da coloro che sono chiamati a stargli più vicini, i sacerdoti appunto.
Ci richiamano a questo costante impegno le "promesse sacerdotali", che abbiamo pronunciato il giorno della nostra Ordinazione e che rinnoviamo ogni anno, il Giovedì Santo, nella Messa Crismale.
Perfino le nostre carenze, i nostri limiti e debolezze devono ricondurci al Cuore di Gesù.
Se infatti è vero che i peccatori, contemplandoLo, devono apprendere da Lui il necessario "dolore dei peccati" che li riconduca al Padre, questo vale ancor più per i sacri ministri.
Come dimenticare, in proposito, che nulla fa soffrire tanto la Chiesa, Corpo di Cristo, quanto i peccati dei suoi pastori, soprattutto di quelli che si tramutano in "ladri delle pecore" (Gv 10, 1ss), o perché le deviano con le loro private dottrine, o perché le stringono con lacci di peccato e di morte?
Anche per noi, cari sacerdoti, vale il richiamo alla conversione e al ricorso alla Divina Misericordia, e ugualmente dobbiamo rivolgere con umiltà l'accorata e incessante domanda al Cuore di Gesù perché ci preservi dal terribile rischio di danneggiare coloro che siamo tenuti a salvare. 

Poc'anzi ho potuto venerare, nella Cappella del Coro, la reliquia del Santo Curato d'Ars: il suo cuore.
Un cuore infiammato di amore divino, che si commuoveva al pensiero della dignità del prete e parlava ai fedeli con accenti toccanti e sublimi, affermando che "dopo Dio, il sacerdote è tutto!... Lui stesso non si capirà bene che in cielo" (cfr. Lettera per l'Anno Sacerdotale, p. 2).
Coltiviamo, cari fratelli, questa stessa commozione, sia per adempiere il nostro ministero con generosità e dedizione, sia per custodire nell'anima un vero "timore di Dio": il timore di poter privare di tanto bene, per nostra negligenza o colpa, le anime che ci sono affidate, o di poterle - Dio non voglia! - danneggiare.
La Chiesa ha bisogno di sacerdoti santi; di ministri che aiutino i fedeli a sperimentare l'amore misericordioso del Signore e ne siano convinti testimoni.
Nell'adorazione eucaristica, che seguirà la celebrazione dei Vespri, chiederemo al Signore che infiammi il cuore di ogni presbitero di quella "carità pastorale" capace di assimilare il suo personale "io" a quello di Gesù Sacerdote, così da poterlo imitare nella più completa auto-donazione.
Ci ottenga questa grazia la Vergine Maria, della quale domani contempleremo con viva fede il Cuore Immacolato.
Per Lei il Santo Curato d'Ars nutriva una filiale devozione, tanto che nel 1836, in anticipo sulla proclamazione del Dogma dell'Immacolata Concezione, aveva già consacrato la sua parrocchia a Maria "concepita senza peccato".
E mantenne l'abitudine di rinnovare spesso quest'offerta della parrocchia alla Santa Vergine, insegnando ai fedeli che "bastava rivolgersi a lei per essere esauditi", per il semplice motivo che ella "desidera soprattutto di vederci felici".
Ci accompagni la Vergine Santa, nostra Madre, nell'Anno Sacerdotale che oggi iniziamo, perché possiamo essere guide salde e illuminate per i fedeli che il Signore affida alle nostre cure pastorali. Amen!

giovedì 6 giugno 2013

ORA SANTA PER LA VIGILIA DELLA SOLENNITA' DEL SACRO CUORE DI GESU'




ORA SANTA


 PER LA VIGILIA

DELLA SOLENNITA'

DEL SACRATISSIMO CUORE DI GESU'


di Padre Matteo Crawley




Cuore che hai tanto amato gli uomini!

Contempliamolo saturo di insulti, in quest'Ostia in cui risiede, ardente d'amore per noi.
Non potendo più contenere gli ardori che Lo consumano, questo Cuore divino ha voluto darsi al mondo... al mondo che Lo trafigge con la lancia dell'ingratitudine e del dolore...
È il supremo ed ultimo sforzo della Redenzione.

Ascoltiamo il nostro amatissimo Maestro:

«Nell'Ostia, voi avete il mio Cuore: io ve lo dono, io ve lo lascio senza riserve, in cambio del vostro cuore ingrato e peccatore...
Oh, io ho sete, un'immensa sete di essere amato nel Sacramento del mio amore.  Sono rimasto finora il Re silenzioso, il Sovrano dimenticato... ma l'ora del trionfo è venuta... vengo a riconquistare la terra; voglio regnarvi malgrado gli sforzi dell'inferno, e la salverò con l'onnipotenza del mio Cuore.

Rispondete al mio desiderio... aprite le vostre anime per ricevere questo dono supremo della mia Misericordia redentrice...
Io sono venuto a portare il fuoco sulla terra; questo fuoco è la vita, è l'amore sconfinato; questo fuoco è la santità; questo fuoco è il sacrificio, ed io desidero solo che si accenda 

(Cfr. Le 12,49)...

Volgete uno sguardo al mio Cuore straziato... questo Cuore che vi ha amato fino all'annientamento di Betlemme, fino alle umiliazioni e all'oscurità di Nazareth... ma più ancora... fino alla spaventosa agonia del Calvario...
È questo stesso Cuore che avendo cessato di battere sul Golgota, continua ad amarvi, focolare inestinguibile d'amore, nella Santa Eucaristia...

E tuttavia io non sono amato... Ecco perché sono triste fino alla morte (Cfr. Mt 26,38).
Ecco perché soffro i dolori dell'agonia: la mia vigna prediletta non produsse che delle spine... Esse mi circondano il Cuore.
Strappatele in quest'Ora Santa, ora d'amore, tanto preziosa per voi, tanto dolce al Dio prigioniero che nel suo tabernacolo vi chiede, attende e vuole il vostro amore! 
Muoio d'amore (Cfr. Ct 5,8) ...




Avvicinatevi; sostenetemi nella mia mistica agonia di venti secoli, nel mio Sacramento...
Siate i miei angeli consolatori... Io vi amo tanto teneramente...

Mi amate abbastanza voi, amici miei? Voi, miei privilegiati?...
Ahimè! Il mondo disconosce tutte le mie effusioni di bontà... respinge la mia misericordia. Sono triste fino alla morte... Venite, ecco questo Cuore che mai cessò di amarvi...
Venite, prendetelo come pegno di redenzione! Venite, miei amati, venite e datemi in cambio il vostro cuore, la vostra anima, la vostra vita; datemi le vostre pene e le vostre gioie.
Oh, siate interamente miei, e tutti!... lo vi perdono... ma amatemi .. Ditemi finalmente che io sono il vostro Re e che accettate con riconoscenza il dono incomparabile del mio Cuore... 




                                                                         (Pausa) 




Noi siamo indegni di un tale dono! limitiamoci... ma poiché Iddio è misericordioso al di là di ogni misura, domandiamogli il dono celeste ch'Egli ci offre e che non è altro se non Lui stesso, per la nostra santificazione e per la sua gloria.

LE ANIME — Signore Gesù, i nostri cuori sono troppo poveri; non osiamo offrirteli, ma prendili, sono tuoi... in cambio però dacci sempre il tuo Cuore divino!...

Ad ogni invocazione ripetiamo:
Donaci per sempre il tuo Cuore divino!...

- In nome della Vergine Maria, dacci il tuo Cuore, Gesù, nelle ore di fervore, quando sentiamo il desiderio ardente di amarti e soffrire come i Santi...
Donaci per sempre il tuo Cuore divino!...

- In nome dell'Apostolo prediletto, dacci il tuo Cuore divino, Gesù, nelle ore di pace, quando godiamo della dolce tranquillità di una coscienza pura... o perdonata...
Donaci per sempre il tuo Cuore divino!... 

- In nome dei tuoi amici di Betania donaci il tuo Cuore, Gesù, nelle ore di angoscia e di pena, mentre passano sulle nostre anime i tormenti del dolore!...
Donaci per sempre il tuo Cuore divino!... 

 - Nel nome degli apostoli privilegiati del Tabor e del Getsemani, donaci il tuo Cuore, Gesù, negli istanti di gioia e nelle ore d'agonia...
Donaci per sempre il tuo Cuore divino!...


- In nome di Maddalena pentita e delle donne piangenti di Gerusalemme, donaci il tuo Cuore, Gesù, nelle ore di umana debolezza o quando ci stimola la grazia del pentimento...
Donaci per sempre il tuo Cuore divino!... 

- In nome della Santa Chiesa donaci, Gesù, il tuo Cuore divino nelle ore di battaglia, quand'essa ci chiede il tributo del nostro zelo e dei nostri sacrifici!...
Donaci per sempre il tuo Cuore divino!... 

- In nome di San Bernardo, Sant'Agostino e San Francesco di Sales, Santa Matilde e Santa Geltrude, felici precursori di questa potente devozione, donaci il tuo Cuore, Gesù, nell'ora delle decisioni, mentre Tu ci chiedi un maggior fervore!...
Donaci per sempre il tuo Cuore divino!... 

 - In nome della tua sposa e prima apostola Santa Margherita Maria, donaci il tuo Cuore divino, Gesù, in tutti i momenti della vita e soprattutto nelle angosce della morte. 
Donaci per sempre il tuo Cuore divino!... 


Oh sì, dacci il tuo Cuore, Gesù, che sia la nostra vita, il nostro riposo, il nostro cielo. Nonostante la nostra indegnità, che il tuo Cuore sia per noi, Gesù, con tutti i suoi tesori di luce, di pace, di forza, poiché in questo Santuario divino vogliamo imparare ad amarti... a glorificarti... Gesù, Tu ci hai dato già la croce (Cfr. Gai 6,14) ... e ci hai dato tua Madre (Cfr. Gv 19,27) ... ci hai dato il tuo Sangue (Cfr. At 20,28) ... Oh! Donaci, fin da questo esilio e per sempre, il paradiso del tuo Cuore! Se avremo il tuo Cuore, avremo tutto, non desidereremo altro, né in cielo, né sulla terra!..





(Facciamo una pausa di silenzio in cui ognuno possa rivolgersi spontaneamente al Cuore di Gesù con una preghiera personale ed affettuosa)





Chiediamo la grazia della fedeltà e della generosità per ricambiare il Signore dell'incomparabile dono del suo Cuore divino.

Scongiuriamolo che da quest'Ora Santa emani una nuova luce, una grande luce, per apprezzare l'amabilità e la generosità infinita di un Dio che ci offre la sorgente stessa della sua vita.

Umiliandoci, confidiamoci e, soprattutto amiamo Colui che ci ha tanto amato!...

Ascoltiamo la sua voce...

GESÙ — Mi chiamate Signore e Maestro e dite bene perché lo sono (C/ir. Gv 13,13).
Però, qui nel tabernacolo ho voluto farmi schiavo dell'uomo, per amore dell'uomo ingrato (Cfr. FU 2,7) ...
Io sono felice di chiamarvi ai piedi del mio altare, di sollecitare il vostro amore, di darmi a voi. lo sono il Signore, il Re del cielo e della terra e cerco le mie soddisfazioni e mi consolo in mezzo a voi, fiori di campo, grani di sabbia del deserto...
Io vi amo moltissimo, tanto da crearmi una divina necessità della vostra presenza.
Senza di voi, che mi avete offeso... senza di voi, che mi avete dimenticato, senza di voi, che mi avete posposto alle volgarità della terra, senza di voi, figli prodighi del mio focolare, lo, Gesù, non potrei vivere... senza di voi, redenti dal mio Sangue... il mio cielo sarebbe il fallimento del Figlio dell'Uomo, se non vi avessi come diadema d'amore (Cfr. Gv 17,24). Mi siete costati tanto!... 

Riconoscetelo anche voi almeno, preferiti del mio gregge; proclamate in quest'Ora Santa i vostri sentimenti di fede, poiché il mondo non intende persuadersi che lo lo amo a tal punto! Ditemi che accettate il tesoro del mio Cuore divino, in mio onore, per il mio trionfo, per la mia gloria, perché lo, Gesù, il Dio del tabernacolo, ho creato il cuore umano per riposare in esso, per trasformarlo nell'Eden di tutte le mie delizie...
Sono il Dio dell'Eternità e il mio Cuore qui, nel tempio, ha bisogno di voi; sì, ho bisogno di convivere con voi, come miei fratelli!... Sono stanco, sono ferito e triste: non indugiate, venite con grande amore ed offritemi, con fede viva, un'ospitalità di tenerezza, di fede ardente, di carità consolatrice, nelle vostre anime...
Io sono Gesù!... 
Ho fame di voi: parlatemi, apritemi, amatemi... amatemi senza misura! 

Siamo venuti per parlargli, per aprire le nostre anime e donargliele infiammate d'amore... Che confessione, quella di Gesù! Dirci che ha bisogno di noi! Mendicare un amore che Gli è dovuto! Rispondiamogli con un'ardente dichiarazione d'amore: è il nostro cuore che ha bisogno di Lui.



LE ANIME— Nel vederti, o Gesù, così disponibile e buono, invece di esclamare come l'Apostolo: «Allontanati da noi, che siamo poveri peccatori!...» (Cfr. Le 5,8), noi veniamo incontro a Te per approfondire sempre più la beata intimità fra il tuo Cuore e i nostri.



                                                      (Lentamente e con pause) 


Vieni, Gesù, a riposare nei nostri cuori che Ti amano.
Quando coloro che governano il mondo disprezzano la tua legge e maledicono il tuo nome, ricordati che siamo tuoi, che siamo consacrati alla gloria del tuo Cuore divino.

Vieni, Gesù, vieni a riposare nei nostri cuori che Ti amano, quando la moltitudine radunata da Lucifero e dai settari che lo seguono assalta i tuoi santuari, e nella profanazione reclama il tuo sangue!... Ricordati che siamo tuoi e consacrati alla gloria del tuo Cuore divino.

Vieni, Gesù, vieni a riposare nei nostri cuori che Ti amano, quando gemi per gli insulti e per le catene poiché i potenti del mondo e i falsi sapienti, di cui condannasti l'orgoglio con dolcissima fermezza, oltraggiano la tua Chiesa santa. Ricordati che siamo tuoi e consacrati alla gloria del tuo Cuore divino!

Vieni, Gesù, vieni a riposare nei nostri cuori che Ti amano, quando milioni di cristiani, dimentichi della tua adorabile persona, Ti feriscono crudelmente con la spada della loro tranquilla indifferenza... ricordati che siamo tuoi, che siamo consacrati alla gloria del tuo Cuore divino!

Vieni, Gesù, vieni a riposare nei nostri cuori che Ti amano, nell'ora in cui tanti buoni e virtuosi Ti misurano con avarizia il loro amore, Ti lesinano con meschinità riprovevole la loro confidenza, Ti negano il conforto che troveresti nel loro spirito di sacrificio, nella loro santificazione... ricordati che siamo tuoi e consacrati alla gloria del tuo Cuore divino!...

Vieni, Gesù, vieni a riposare nei nostri cuori che Ti amano, quando Ti opprime l'infedeltà, quando Ti amareggia la tiepidezza delle anime privilegiate che per vocazione dovrebbero essere tutte tue, desiderose soltanto di raggiungere la santità...
Più che mai in quest'ora, in quest'ora di suprema desolazione, ricordati che siamo tuoi... volgi verso di noi il tuo sguardo accorato e supplichevole, non dimenticare che siamo tuoi figli, consacrati per sempre alla gloria del tuo Cuore divino! Sull'altare del nostro sacrificio, per la tua gloria, proclamiamo: 

Sia adorato, amato e glorificato il tuo Sacro Cuore, o Maestro amatissimo; venga il tuo Regno!...

Se sentiamo il rimorso di qualche mancanza intima, di una ricaduta, di una mancanza di generosità con la quale sappiamo di aver ferito dolorosamente nostro Signore, chiediamogli un perdono generoso. Egli sa tutto, ma vuole un atto d'amore e di pentimento.



                                 (Pausa o canto) Ascoltiamo ancora la voce del Maestro. 




GESÙ «Tutto il mio desiderio, miei piccoli figli, è di vedervi gustare la mia vita» (Cfr. Gv 10,10) ... Io ve l'ho data con il mio Sangue e desidero ardentemente che voi la viviate. Ve la dono con il mio Cuore: ch'essa sia la vostra nuova vita!
Voglio vivere in voi, perché voi avete bisogno di me, per sostenere le vostre debolezze di coscienza, la fiacchezza dei vostri propositi, l'incostanza del vostro amor di Dio.
Venite, predestinati della mia Eucaristia! 
Io sono la fortezza. 


                                                               (Lentamente e con pause) 


Assaporate la mia vita: ve la comunico donandovi il mio Cuore, ve la dono per il momento in cui sostenete l'urto violento delle tentazioni... Non vi scoraggiate, non cedete alle insinuazioni del nemico della vostra salvezza!
Siate forti, mantenetevi nella grazia, non mi abbandonate per non rimanere soli nella lotta... per conservare la pace dell'anima vostra... Venite voi, predestinati della mia Eucaristia!
Io sono la ricompensa, solo lo sono la vittoria...

Assaporate la mia vita: ve ne rendo partecipi donandovi il mio Cuore.
Ve la dono per il momento in cui l'assalto delle creature mi contrasta il vostro cuore, cercando di piegarvi verso la terra, nell'intento di distogliervi dal pensiero e dall'amore del vostro Dio. Disingannatevi! Non date ascolto a questo mondo seduttore e mendace. Resistete valorosamente e venite, voi predestinati della mia Eucaristia, lo sono il vostro solo confidente, il vostro fedelissimo Amico.

Assaporate la mia vita: ve la dono per mezzo del mio Cuore, per il momento in cui il pungiglione del rimorso, il peso dei vostri peccati, il riconoscimento della vostra profonda miseria morale vi accusano; per il momento in cui la minaccia della mia giustizia vi schiaccia come una montagna vendicatrice...
Rialzatevi da questa prostrazione, non piangete senza speranza, nella caduta della colpa! Poveri, infermi, peccatori, venite, siate sempre miei, figli della mia grande misericordia! Venite, siate i predestinati della mia Eucaristia... Io sono il perdono di Dio... lo sono l'Amore!

Assaporate la mia vita: ve la dono per mezzo del mio Cuore, ve la dono per il momento in cui sentite pesare sul vostro le dense nubi della tristezza e le amarezze del dolore... Com'è triste, com'è dolorosa e incerta la vita!... Non la maledite; non perdete il tesoro prezioso delle vostre lacrime... non gemete da soli, nello sconforto dei vostri cuori desolati... Venite, siate i predestinati della mia Eucaristia, non tardate... lo sono il nettare e il balsamo che guarisce ogni ferita... lo sono I il consolatore... mi chiamo Gesù (Cfr. Mt 1,21) ....



                                                                          (Pausa) 


Egli ci da il suo Cuore non solamente per cercarsi una consolazione... ma soprattutto per fortificarci, per infonderci una vita nuova, per mostrarci la più grande misericordia... Ringraziamolo... Scongiuriamolo di lasciarcelo in pegno d'amore, nel tempo, nell'ora della morte e nell'eternità.



                                                                             (Pausa) 



LE ANIME — Grazie, Signore Gesù, per la tenerezza misericordiosa con cui prevenisti i nostri mali, ci offristi il prodigioso rimedio del tuo Cuore...
Grazie, Gesù, per la cura incomprensibile che Ti prendi per i nostri interessi, mentre noi meriteremmo la tua indifferenza, in punizione appunto della nostra noncuranza e di tante nostre offese...

Dolce e buon Gesù del tabernacolo, grazie!

Per testimoniarti la nostra riconoscenza, in compenso delle altrui e delle nostre ingratitudini, noi, privilegiati del tuo gregge, vogliamo, durante quest'Ora Santa, occuparci con tutto il trasporto dell'amore dei tuoi più cari interessi...
Sono tanti i congiurati che tramano il complotto deicida della bestemmia, della negazione pubblica e sociale della tua Regalità! (Cfr. Le 19,14-27).

Sono numerosi i colpevoli, o Gesù, che Ti condannano tacendo, sia con il silenzio ipocrita che sdegna di pronunciare il tuo nome, sia con il silenzio più insultante e più pungente ancora che ostenta di non conoscerti neanche...

Ti flagellano, Ti spogliano, Ti colpiscono al viso... Hanno l'audacia d'invocare motivi di giustizia e di pace sociale, o Maestro amatissimo, per domandare il tuo esilio e decretare la tua morte (Cfr. Gv 18,14). No, Sovrano dell'amore, mille volte no!

Qui riuniti come in un cenacolo, vivificati dal fuoco di una nuova Pentecoste, quella dell'Eucaristia, noi rifiutiamo questo deicidio legale della nostra epoca e gioiosi per l'onore di servire la gloria della tua causa, Ti proclamiamo Vincitore e Re!

Noi vogliamo il trionfo del tuo amore promesso.
Noi che facciamo parte degli eserciti che combattono con il grido: «Sia benedetto il Sacro Cuore»...
Ti dichiariamo nostro unico Sovrano! 

Avvicinati, Maestro divino, rendi più stretti i legami che ci uniscono a Te... ricevi dalle nostre mani il diadema che hanno preteso di strapparti gli orgogliosi che disconoscono i tuoi diritti... Vile polvere, essi si proclamano potenti e pensano, considerando il tuo nascondimento e la tua umiltà, che le loro ingiurie cadano sopra di Te più dall'alto...

Avanza trionfante, in mezzo a questa assemblea fremente di fratelli... non nascondere le piaghe dei piedi e delle mani... Non far brillare e risplendere il tuo volto, mostraci, piuttosto la tua testa insanguinata. Soprattutto, Gesù, non chiudere, ma lascia ben aperta per noi la profonda e celestiale piaga del tuo costato...

O Re d'amore, mostrati a noi coperto della porpora del tuo sangue e con il mantello all'ignominia di tutti i peccati degli uomini (Cfr. Gv 19,14), senza trasfigurarti, ma con l'aspetto che avevi, o Gesù, la notte del Giovedì santo, notte d'amore e di tradimenti...

Accetta, Maestà adorata, l'osanna di questa guardia d'onore che veglia per la gloria del Cristo, suo Re divino!

Ad ogni invocazione ripetiamo:

Sia adorato, amato e glorificato il tuo Sacro Cuore!

- I re, i governanti potranno spezzare le tavole della tua legge, ma dall'altezza del loro seggio affonderanno nella tomba dell'oblio e noi, tuoi sudditi, continueremo a proclamarti nostro Signore e Dio. Sia adorato, amato e glorificato il tuo Sacro Cuore!

- I legislatori diranno che il tuo vangelo è ormai antiquato, che deve scomparire per fare posto al progresso... ma si spingeranno essi stessi nell'abisso dell'oblio e noi, tuoi adoratori, continueremo a proclamarti nostro Signore e Dio.
Sia adorato, amato e glorificato il tuo Sacro Cuore!

- I cattivi ricchi, gli orgogliosi, i mondani frivoli, giudicheranno d'altri tempi la tua morale le cui intransigenze, secondo loro, uccidono la libertà di coscienza... ma svaniranno come ombre nel baratro dell'oblio e noi, tuoi figli, continueremo a proclamarti nostro Signore e Dio.
Sia adorato, amato e glorificato il tuo Sacro Cuore! 

- Gli ambiziosi che per raggiungere posizioni di prestigio e accumulare denaro promettono alle nazioni una falsa libertà e una grandezza menzognera, urteranno la pietra del Calvario, la roccia su cui è fondata la Chiesa, si oscureranno annientati nella tomba dell'oblio e noi, tuoi apostoli, continueremo a proclamarti nostro Signore e Dio.
Sia adorato, amato e glorificato il tuo Sacro Cuore! 

- Gli araldi di una civiltà materialista senza Dio e in opposizione con il Vangelo moriranno un giorno avvelenati dalle loro malefiche dottrine... Saranno inabissati nel sepolcro dell'oblio, maledetti dai loro stessi figli e noi, tuoi consolatori, continueremo a proclamarti nostro Signore e Dio.
Sia adorato, amato e glorificato il tuo Sacro Cuore! 

- I farisei, gli orgogliosi e gl'impudichi invecchieranno meditando la rovina mille volte decretata della tua Chiesa... Saranno perduti, sepolti nella fossa dell'eterno oblio e noi, tuoi redenti, continueremo a proclamarti nostro Signore e Dio.
Sia adorato, amato e glorificato il tuo Sacro Cuore! 

- Trionfa per sempre, Cuore santo di Gesù! E mentre Lucifero, l'angelo delle tenebre, finalmente cacciato dai nostri focolari, dalle scuole, dalla società, sarà eternamente incatenato negli abissi dell'inferno, noi, amici tuoi, continueremo a ripetere nei secoli dei secoli: Sia adorato, amato e glorificato il tuo Sacro Cuore!
Sia adorato per sempre il tuo Sacro Cuore! Sia adorato nel trionfo dell'Eucaristia e della Chiesa! 


                                                                  (Pausa o canto) 



Signore, noi dobbiamo lasciarti, Ti affidiamo nel tabernacolo all'adorazione degli angeli e alle lodi della dolce Vergine Maria. Noi ce ne andiamo, Gesù, ma lasciamo i nostri cuori immersi nella piaga sacra e celestiale del tuo Cuore...

In questa serata, più bella di un'aurora, permettici ancora una preghiera, o nostro Salvatore, Fratello, Signore, Amico nostro: permettici, o Dio annientato, di rammentarti tanti infelici che vivono lontano da Te, in un colpevole abbandono.

                      (Lettura lenta con pause per interiorizzare il contenuto del testo) 



Sei tanto dolce, Gesù-Eucaristia: manda un raggio di luce vittoriosa su tanti ciechi che non vogliono vedere le meraviglie del tuo amore, né riconoscere che Tu sei la vita unica e vera...
Ad ogni invocazione ripetiamo:
Fallo per la tua Santa Madre e per il tuo Sacro Cuore! Sei tanto tenero, Gesù-Eucaristia: da la pace a tanti sbandati che la cercano nelle gioie di un mondo seduttore, il quale non vende loro, cantando, se non lacrime e morte. Sii la loro speranza...
Fallo per la tua Santa Madre e per il tuo Sacro Cuore! 

Sei tanto compassionevole, Gesù-Eucaristia: sazia la fame d'amore, del tuo amore immenso che ha perduto tanti figli prodighi. Essi soffrono e languiscono lontano dai tuoi altari, sorgente unica di felicità! Avvicinali al tuo costato, affinchè riconoscano che Tu, solo Tu, o Gesù, sei la vita e l'amore...
Fallo per la tua Santa Madre e per il tuo Sacro Cuore! 

Sei tanto amorevole, Gesù-Eucaristia: asciuga le lacrime di disperazione di coloro che, sopportando immancabili disillusioni della vita senza il conforto della tua grazia, hanno avvelenato la loro esistenza!... Allontanati dalle gioie del paradiso terrestre e vai verso coloro che, sempre più lontani dal paradiso eterno, sono immersi, poveri disgraziati, in un abisso di dolore... Scendi fino a questi infelici, Gesù-Eucaristia, cercali, va' loro incontro con quelle parole d'amore che fanno trasalire la terra, il mare, i deli, parole d'ineffabile giubilo, nelle regioni dell'eternità...
Fallo per la tua Santa Madre e per il tuo Sacro Cuore! 



                                                                            (Pausa) 



Presentiamo al Signore le persone per cui chiediamo la conversione.

E adesso nascondici nel tuo Sacro Cuore...
Non permettere che le creature trionfino sulla nostra debolezza e ci tolgano da questo Eden... Chiamaci, ordinaci di venire a Te...
E poiché noi abbiamo conosciuto la meravigliosa attrazione e le ricchezze del tuo Cuore dolcissimo, Gesù, Fratello, Amico, nostro Re e nostro Dio, noi vogliamo rimanervi, per sempre! Scrivi senza indugiare i nostri nomi nel tuo Cuore adorabile.
Fallo, o Maestro buono, mentre noi siamo inginocchiati ai piedi del tuo tabernacolo santo.

Signore, trattieni i tuoi figli con una dolce violenza, racchiudili nella prigione d'amore del tuo costato divino... là noi vivremo d'adorazione e d'amore; là canteremo le tue misericordie ineffabili nei secoli dei secoli. Adveniat Regnum tuum!..

Un Pater e un'Ave per gli agonizzanti e i peccatori.

Un Pater e un' Ave per il trionfo universale del Sacro Cuore specialmente nella Comunione quotidiana, nell'Ora Santa e perché nelle famiglie il Sacro Cuore di Gesù sia amato e onorato

Un Pater e un'Ave per le intenzioni di ciascuno dei partecipanti a questo incontro di preghiera.

Un Pater e un'Ave per la nostra Patria.



                          (Lettura lenta intervallata da pause per l'interiorizzazione) 


Signore Gesù, noi abbiamo potuto vegliare un'ora con Te nel Getsemani del tuo amore e saremo felici di rimanere incatenati per sempre al tuo tabernacolo...

Noi Ti lasciamo portando con noi la pace, una grande pace, consolazioni divine e una vita nuova, ma anche la gioia di averti manifestato, o nostro amantissimo Maestro, il nostro desiderio di consolarti, di riparazione, di fede e d'amore, che domandasti tra i singhiozzi alla tua confidente Margherita Maria.

Accogli, Signore Gesù dolce e buono, la nostra preghiera.

Ad ogni invocazione ripetiamo:
Cuore agonizzante di Gesù, trionfa!...

- Sii la perseveranza della fede e dell'innocenza dei fanciulli che si comunicano... sii il loro amico!

Cuore agonizzante di Gesù, trionfa!...

- Sii la consolazione dei padri di famiglia cristiani... sii la loro vita!

Cuore agonizzante di Gesù trionfa!...



- Sii l'amore della moltitudine che soffre... dei poveri che lavorano... sii il loro Re!

Cuore agonizzante di Gesù, trionfa!...

- Sii la dolcezza degli afflitti e di coloro che piangono... sii il loro fratello!

Cuore agonizzante di Gesù, trionfa!...



- Sii la forza dei tentati e dei deboli... sii la loro vittoria!

Cuore agonizzante di Gesù, trionfa!...

- Sii il fervore e la costanza del tiepidi... sii il loro amore!

Cuore agonizzante di Gesù, trionfa!...

- Sii il centro della vita militante della Chiesa... sii lo stendardo vittorioso!
Cuore agonizzante di Gesù, trionfa!...



- Sii lo zelo ardente e conquistatore di tutti gli apostoli... sii il loro Maestro!

Cuore agonizzante di Gesù, trionfa!...

- Sii, nell'Eucaristia, la santità e il cielo delle anime... sii il loro paradiso d'amore, il loro tutto!

Cuore agonizzante di Gesù, trionfa!...

E mentre sta per venire il giorno magnifico ed eterno nel quale canteremo le tue glorie, lasciaci, o dolcissimo Maestro, soffrire, amare e morire racchiusi nella celestiale ferita del tuo costato, con questo grido di trionfo:

Adveniat Regnum tuum

martedì 4 giugno 2013

TRIDUO AL SACRATISSIMO CUORE DI GESU'



Quest'oggi comincia il triduo al Sacratissimo Cuore di Gesù: ecco il link alla preghiera che trovate anche nella barra in alto.
Prepariamoci alla Solennità che celebreremo il prossimo 7 giugno, per coincidenza stupenda, anche primo venerdì del mese!

MEDITIAMO IL ROSARIO NEL MESE DEL SACRO CUORE - meditazioni dal Magistero di Papa Giovanni Paolo II -


Il beato Giovanni Paolo II dedicò una serie di Angelus (oltre a parecchie omelie ed altri interventi) al Sacratissimo Cuore di Gesù. 
Nello specifico, gli Angelus ebbero per tema le "Litanie del Sacro Cuore".

Il materiale offerto da questo magistero è ampio e ricchissimo, offre uno spunto interessante anche per meditare il S. Rosario nel mese del Sacro Cuore, incentrandolo totalmente sul mistero del Cuore di Cristo, ma senza dimenticare il Cuore di Maria, cioè di colei - la Vergine Madre- che ci conduce al Cuore del Figlio.

Il blog propone quindi ai suoi amici il ciclo completo del Rosario meditato, a partire dai misteri gaudiosi.

Sono meditazioni volutamente brevi, con pochi pensieri di Magistero, riadattati poi nella seconda parte nella forma di "invocazione" a Maria Ss.

Sono stati pensati in tal modo per adattarsi alle esigenze di una recita comune del S. Rosario, ma possono ugualmente andare bene per un uso privato, lasciando poi più spazio alla meditazione personale del mistero, a partire dagli spunti magisteriali.

Buona preghiera!








Misteri del S. Rosario meditati

-Mese del Sacro Cuore-


Pensieri tratti dal magistero
di Giovanni Paolo II


“Fissa lo sguardo sul Cuore e abbi cuore”







MISTERI GAUDIOSI (lunedì e sabato)



1.      – L’ANNUNCIAZIONE DELLA NASCITA DI GESU’ A MARIA Ss.

Nel momento dell’annunciazione è iniziato il colloquio del Cuore della Madre con il Cuore del Figlio.
  •      Maria, uniscici a te in questo colloquio, affinché giungiamo all’ardente “fornace di Carità” che è il Sacratissimo Cuore di Gesù.




2.       – LA VISITA DI MARIA A S. ELISABETTA

Il cuore del Battista entra in dialogo con il Cuore di Cristo, che viene a santificarlo con il dono dello Spirito Santo.
  • Maria, fa’ che mediante il tuo Cuore Immacolato anche noi rimaniamo nell’Alleanza con il Cuore di Gesù, “Tempio Santo di Dio e Tabernacolo dell’Altissimo”.



3.      – LA NASCITA DI GESU’ A BETLEMME

Nel cuore umano di Gesù viene offerta all’umanità la giustizia di Dio, attraverso il Suo Cuore, “fonte di giustizia e di carità”.
  • Maria, aiutaci a fissare, con i tuoi occhi, questo mistero: la giustizia che si rivela come Amore! Amore che riempie fino all’orlo ogni misura della giustizia e la oltrepassa!. 
   
 

4.       – LA PRESENTAZIONE DI GESU’ AL TEMPIO

Le parole di Simeone a Maria: “Anche a te una spada trafiggerà l’anima”!, sono un preannunzio della definitiva alleanza dei Cuori: del Figlio e della Madre.
  • Maria, donaci la forza di rimanere sempre uniti al Cuore del Tuo Figlio, che è “fonte di ogni consolazione”, soprattutto nei momenti di dolore e di abbandono.



5.      – IL RITROVAMENTO DI GESU’ TRA I DOTTORI DEL TEMPIO

Nel Cuore di Gesù sono racchiusi “tutti i tesori della sapienza e della scienza”.
E’ una scienza nuova, nascosta ai sapienti, ma rivelata ai piccoli.
  • Maria, tu che sei “sede della sapienza”, aiutaci a farci semplici e puri di cuore, per accedere a questa insondabile ricchezza che alberga nel Cuore del Tuo Figlio.