venerdì 30 dicembre 2011

SANTA MARGHERITA MARIA ALOCOQUE E IL SACRO CUORE- prima parte-


Santa Margherita Maria Alacoque, monaca visitandina può essere considerata lo strumento "privilegiato" di cui si servì Gesù per diffondere la devozione al Suo Sacratissimo Cuore.
La bolla di canonizzazione della Santa, risalente al 1920, include la storia della sua vita, scritta dallo stesso Papa che la elevò agli onori degli altari: Papa Benedetto XV- Giacomo dalla Chiesa.
Il testo porta il titolo di "LA MERAVIGLIOSA STORIA DI MARGHERITA MARIA ALACOQUE".


In merito a questo testo, scrive Padre Luigi Filosomi S.I.:

"Nonostante la vasta fama di santità che Margherita aveva lasciato e l'entusiasmo dei fautori della causa, le cose andarono tanto per le lunghe che solamente nel 1864, quasi due secoli dopo, si arrivò alla sua beatificazione e dopo 230 anni alla canonizzazione.
Le ragioni di questo enorme ritardo non stanno tanto nelle «formalità» del processo, quanto nell'accanita ostilità dei nemici della devozione del S. Cuore: i giansenisti in prima fila e quelle frange di cattolici, che ne sanno sempre una più della Chiesa. Margherita, come era naturale, fu coinvolta nella mischia: Era stata lei, si andava ciarlando, a inventare tutto; e fu fatta passare per donna dal gusto morboso per la sofferenza, squilibrata e isterica.


L'importanza di questo documento sta nel fatto che, iscrivendo sr. Margherita Maria Alacoque nell'albo dei santi, Benedetto XV mette in evidenza tre punti essenziali.
  • Il Papa non solo mette fine alle infondate e allegre calunnie sul suo conto, ma, narrando la sua «meravigliosa storia », esalta la sua personalità e ce la propone come donna equilibrata ed eroica, di cui la Chiesa si può giustamente gloriare. Vogliamo ricordare che già Pio IX, nel decreto cosiddetto del tuto del 1864 in ordine alla sua beatificazione, così celebrava la sua straordinaria missione nella Chiesa e nel mondo: Il Redentore del mondo, che, innalzato sulla croce, aveva stabilito di attirare tutto a sé, in modo meraviglioso attirò a sé la venerabile sua serva Margherita M. Alacoque, affinché essa, penetrando fin dentro il suo Cuore, gustasse alla stessa sorgente la dolcezza dell'infinito amore e la spandesse in mezzo agli uomini.   
  • Benedetto XV però, insieme alla mirabile Santa celebra anche la grande mistica, di cui accetta in pieno il messaggio: il culto al Cuore di Cristo. Sappiamo tutti quanto il Magistero della Chiesa sia lento e guardingo nel recepire le rivelazioni private, ad approvarle e soprattutto a farle proprie. Questo di santa Margherita Maria è uno dei rarissimi casi tanto che si può affermare che, se la devozione al Sacro Cuore ha come fondamento la Rivelazione pubblica (Bibbia e Tradizione Apostolica), come ce la presenta oggi la Chiesa, porta l'inconfondibile impronta delle rivelazioni private fatte alla nostra Santa.

  • C'è un punto però del suo messaggio che ha recato e reca ancora grosse difficoltà: la grande promessa. In occasione dei due processi di beatificazione e canonizzazione tutti gli scritti di Sr. Margherita Maria, furono sottoposti a numerosi e minuziosissimi esami, ma uno dei capitoli più scabrosi è sempre stato la retta interpretazione e la dottrina teologica della grande promessa Ma il giudizio dei teologi, prima della canonizzazione, fu tanto unanime e favorevole che Benedetto XV, volendo offrire una solenne e autorevole testimonianza a questa straordinaria promessa del Cuore di Cristo, la fece inserire, in questa bolla di canonizzazione.

Caso più unico che raro per un documento del Magistero della Chiesa dovrebbe".

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