Nel Vangelo di Matteo si legge una breve, ma intensissima, frase di Gesù:
"Imparate da me che sono mite e umile di cuore"
(Mt 11,29)
Karol Wojtyla usava, da cardinale, una espressione altrettanto corta, ma di grande spessore, che mi piace accostare proprio al versetto matteano:
"Fissa lo sguardo sul Cuore e abbi cuore"
Imparare da Gesù significa guardare al "Cuore" che ha tanto amato il mondo (come disse proprio nelle rivelazioni a Santa Margherita Maria Alacoque) e questo vuol dire amare tutti con "cuore": saper intravedere la sofferenza, il bisogno altrui, la necessità di una parola, di un gesto di tenerezza, di un silenzio di vicinanza, di una preghiera, di un servizio, della disponibilità del nostro tempo.
Amare con "cuore", con il "Cuore di Cristo" vuol dire amare senza mezze misure, fino al sacrificio del proprio io, del proprio egoismo, della propria superbia, delle proprie mancanze.
Mettere l'altro al centro, dimenticare sé stessi, saper comprendere che il fratello, la sorella che incontro, nascondono dentro una sete d'amore che Dio stesso ha seminato nei loro cuori.
Amare con "cuore" vuol dire, allora, amare con l'Amore che alberga nel Cuore di Cristo.
Con quel fuoco di Carità che è lo Spirito Santo.
Quello Spirito che Dio stesso ci ha inviato, per mezzo del Figlio, e che opera in noi con i Suoi doni e i Suoi frutti.
Fissiamo lo sguardo sul Cuore...per avere cuore!
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