sabato 4 giugno 2016

UN CUORE RICCO DI MISERICORDIA /4

Riflessioni nell'anno giubilare


Nell'Anno Santo della Misericordia il mese di giugno, tradizionalmente dedicato al Sacro Cuore di Gesù, permette di affrontare la riflessione sul Cuore di Cristo dall'angolazione dell'amore misericordioso. 
Il blog proporrà ai suoi lettori una serie di brevi scritti e riflessioni su questo tema. 


UN CUORE MISERICORDIOSO
(Michele G. D'Agostino, Gesù Maestro. Il Cuore di Cristo via, verità e vitaAdp, 2008, pp. 103-106)

«Il Cuore del Maestro è anzitutto un Cuore di eterna misericordia! Cristo Maestro è quindi "il sommo sacerdote misericordioso e fedele" (Eb 2,17) che ci viene incontro con il suo sguardo compassionevole e benevolo (cfr. Luca 22,61) rivelandoci il volto amoroso del Padre. Nella Bibbia non incontriamo l'espressione "amore misericordioso" in senso letterale, se non in Luca 1,78 (Benedictus). Dio salva e perdona "grazie alla sua bontà misericordiosa". Dio Padre, "ricco di misericordia per il grande amore con il quale ci ha amati" (Ef 2,4), perdona nel Figlio suo, Divino Maestro, coloro che perdonano di cuore al proprio fratello: Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe" (Mt 6,14-15). Tra il perdono di Dio e il perdono del prossimo si instaura quindi un reciproco e intimo rapporto: l'uno richiama essenzialmente l'altro.
Il Cuore misericordioso è anche un Cuore che esprime un giudizio di amore. L'uomo di oggi sente una certa repulsione e avversione ad accostarsi al Cuore del Maestro sotto l'aspetto del divino giudizio, eppure non possiamo tralasciare di considerare il Cristo nella sua totalità così come si è rivelato a noi uomini. Nel Cuore di Cristo Gesù, mite redentore dell'uomo, il giudizio e la misericordia sono aspetti di un'unica realtà tra loro coessenziale anche se per noi risulta difficile afferrare i due aspetti nella loro reciproca complementarità: "Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie" (Gv 3,17-19). Il Cuore  di Cristo Signore giudica con misericordia e la misericordia è accompagnata dal giudizio ed è la misericordia che avrà la meglio nel giudizio (cfr. Gc 2,12-13)
La giustizia di Dio è una realtà vivente e operante in quanto Egli è il santo, il fedele, il viscerale e il misericordioso. Questa grazia fedele e giustificante è l'amore misericordioso che Dio Padre ha rivelato pienamente nel Cuore di Cristo Gesù. 
Il Cuore del Maestro giudica in chiave caritatevole e misericordiosa facendo riconoscere all'uomo i suoi errori, le sue iniquità e il suo peccato. 
Il Cuore di Gesù ci giudica perché ci ama e, amandoci, profondamente, ci giudica perché desidera ardentemente la nostra conversione. Il tribunale del giudizio di Cristo Maestro è sempre un tribunale di viscerale clemenza e di misericordia: Egli, nel sacramento della riconciliazione, attende il nostro ritorno e vuole guarirci da tutte le nostre infermità. 
Nessun peccato, per quanto grave, deve farci disperare: la speranza cristiana nella divina misericordia è un invito cristiano a saper accogliere, con tutta la sua forza, il Dio che ci consola. Il  Cuore del Divino Maestro sa che abbiamo estremamente bisogno del suo amore misericordioso che ci viene incontro con tutta la sua soave e incommensurabile bontà.
Lasciamoci abbracciare da Dio Padre: questo paterno abbraccio dovrebbe farci sentire di essere figli nel Cuore del suo diletto Figlio».

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