sabato 7 dicembre 2013

Il Cuore Eucaristico di Gesù e il dono perfetto di Sè stesso, prima parte - un testo di Padre Garrigou Lagrange, op


Propongo ai lettori del blog un testo teologico di facile comprensione, ma di grande spessore.
Si tratta di un articolo redatto da Padre Garrigou-Lagrange, domenicano, autore di molti testi teologici di una certa notorietà, sebbene parecchi di essi, attualmente, non siano più disponibili per mancanza di ristampa o di traduzioni dal francese.

Lo scritto che segue fu pubblicato il 1 dicembre 1931 nella rivista "La vita spirituale". 
Ho optato per un inserimento "dilazionato" e frazionato in più post, al fine di favorire la meditazione su singoli punti.
In questa prima parte, l'autore insiste molto su un concetto caro anche alla filosofia: "bonum diffusivum sui est"- il bene è diffusivo per natura.
A partire da questo elemento, Padre Garrigou, con un excursus del pensiero di San Tommaso (il "dottore angelico" domenicano) vuole sottolineare l'importanza della donazione totale di Sè che Dio ha fatto all'uomo attraverso il Figlio e soprattutto attraverso il Cuore di Gesù.

Ho curato personalmente la traduzione dal francese; il testo originale potete trovarlo qui.

Vi consiglio di dare uno sguardo anche ad un nuovo sito italiano dedicato alla figura di Padre Lagrange, per conoscere un po' meglio questo grande teologo attualmente sottovalutato e dimenticato, ma da "riscoprire".

Buona lettura!




IL CUORE EUCARISTICO DI GESU' E IL DONO PERFETTO DI SE' STESSO

(parte prima)

Testo di Padre Garrigou-Lagrange, op


Il Sacro Cuore di Gesù è il simbolo del Suo amore, e la più grande manifestazione dell'amore è il dono perfetto di Sè stesso.

La bontà è essenzialmente comunicativa, il bene è per sua natura diffusivo.

Santo Tommaso dice anche: "Non soltanto il bene è diffuso per natura, ma più esso è perfetto, più si comununica con abbondanza e intimamente, e ancora di più ciò che procede da lui, resta strettamente unito".
E' così che il sole spande attorno a sè stesso la luce e un calore salutare, che la pianta e l'animale adulti donano la vita a un'altra pianta e a un altro animale, che il grande artista concepisce e produce i suoi capolavori, che il saggio comunica le sue intuizioni, le sue scoperte, che egli dona ai suoi discepoli il proprio spirito; è ancora così che l'uomo virtuoso porta alla virtù e che l'apostolo, che possiede la santa passione del bene, dona alle anime il meglio di sè stesso per condurle a Dio.
La bontà è essenzialmente comunicativa, e più è perfetta, più si dona intimamente e abbondantemente.

Colui che è il Bene Sovrano, pienezza dell'essere, si comunica nel modo più pieno e intimo attraverso la generazione eterna del Verbo ed il soffio dello Spirito Santo, come la Rivelazione ci insegna.
Il Padre, generando il Figlio, comunica a Lui non soltanto una partecipazione della sua natura, della sua intelligenza e del suo amore, ma tutta la sua natura indivisibile, senza moltiplicarla in alcun modo, Gli dona d'essere "Dio da Dio, Luce da Luce, vero Dio da Dio vero", e il Padre e il Figlio comunicano allo Spirito d'amore, che procede da Essi, questa stessa natura divina indivisibile e le sue perfezioni infinite.
Il bene è diffusivo per natura, e più è perfetto, più si dona pienamente e intimamente.

In virtù di questo stesso principio, era conveniente, dice San Tommaso, che Dio non si accontentasse di crearci, di donarci l'esistenza, la vita, l'intelligenza, la Grazia santificante, partecipazione della sua natura, ma che ci donasse Sè stesso in persona attraverso l'Incarnazione del Verbo.

Anche in seguito alla caduta del primo uomo, Dio avrebbe potuto volersi rivelare a noi in altro modo, ad esempio inviandoci un profeta che ci avrebbe fatto conoscere le condizioni del perdono.
Ma Egli ha fatto infinitamente di più, Egli ha voluto donarci Suo Figlio in persona, come Redentore.
Gesù, sacerdote per l'eternità e salvatore dell'umanità, ha voluto, anche Lui, donarci perfettamente Sè stesso, in tutto il corso della sua vita terrena, soprattutto nell'Ultima Cena, sul Calvario, e non cessa di donarSi tutti i giorni nella Santa Messa e nella Santa Comunione.
Niente può mostrarci in modo migliore di questo dono così perfetto di Sè, la ricchezza del Cuore sacerdotale ed eucaristico di Nostro Signore Gesù Cristo. 
E niente può motivare meglio l'azione di grazie speciale dovuto a Nostro Signore per l'istituzione dell'Eucaristia e del Sacerdozio.

lunedì 23 settembre 2013

PREGHIERE AL SACRO CUORE: Preghiera di Santa Gertrude


PREGHIERA QUOTIDIANA DI SANTA GERTRUDE

Tu sia lodato, Santissimo Cuore di Gesù, Tu vivente e vivificante fonte della vita eterna, tesoro inesauribile della divinità, fornace ardente dell'amore divino!

Tu sei il luogo della mia pace e il mio rifugio.
Mio Diletto Salvatore, accendi nel mo cuore quell'amore in cui il Tuo Cuore tutto si consuma.

Deponi nel mio cuore quella preziosa misericordia che sgorga dal Tuo Cuore come dalla sua fonte.

Fa' che il mio cuore sia col Tuo così strettamente unito, che la Tua volontà sia anche la mia e che la mia volontà coincida con la Tua per tutta l'eternità: non desidero nient'altro che in futuro la Tua santa volontà sia il motore di tutti i miei desideri e le mie azioni.
Amen 

venerdì 20 settembre 2013

DAGLI SCRITTI DI SANTA MATILDE DI HACKEBORN: Il Cuore come pegno per la vita eterna


Prosegue l'antologia di testi tratti dagli scritti di Santa Matilde di Hackenorn. 
Siamo davanti ad uno dei passi più significativi per la devozione nutrita dalla Santa verso il Sacratissimo Cuore di Gesù.
Mediatiamolo, pensando che per ciascuno di noi, quel Cuore è rifugio e pegno!




IN CHE MODO IL SIGNORE LE DIEDE IL SUO CUORE COME PEGNO PER LA VITA ETERNA


Nel mercoledì di Pasqua, mentre veniva intonata la messa Venite benedicti, si sentì inondata da un insolito ed ineffabile gaudio e disse al Signore: "Oh, fossi almeno una di quelle anime che da Te udranno questa dolcissima voce"!

Il Signore le rispose: "Puoi sperarlo fiduciosa! 
In pegno ti dò il Mio Cuore; lo terrai sempre con te, e nel giorno in cui realizzerò il tuo desiderio, me lo riconsegnerai in testimonio.
Ti dono pure il Mio Cuore come casa di rifugio, affinché nell'ora della tua morte non si apra davanti a te nessun'altra via fuorché quella del mio cuore, dove verrai a riposarti per sempre".

Questo dono fu uno dei primi che la santa ricevette da Dio; perciò, da quel momento, essa concepì una somma devozione al Sacro Cuore di Gesù Cristo, e quasi ogni volta che il Signore le compariva, ella riceveva da quel Cuore divino qualche grazia speciale.

Perciò, Matilde ripeteva spesso: "Se si dovessero scrivere tutti i beni che dal Cuore grandemente benigno di Dio mi furono donati, non basterebbe un volume grosso come quel del Mattutino".

lunedì 16 settembre 2013

PENSIERI DI SANTA MATILDE DI HACKEBORN: con animo infantile verso il cuore


Qui trovate il primo della serie di post dedicati a questa santa, con qualche breve cenno biografico.






CON ANIMO INFANTILE VERSO IL CUORE

Una volta che Matilde si mise a pregare per una persona,
 ne vide l'anima sotto forma di un bambino 
che pareva in piedi nel Cuore di Dio, 
e in pari tempo 
teneva tra le mani questo Cuore Divino.

Il Signore disse: 
Venga a me in tutte le sue tribolazioni, 
si tenga nel mio Cuore, 
vi cerchi la consolazione
 e Io non l'abbandonerò mai.

giovedì 5 settembre 2013

ORA SANTA PER LA VIGILIA DEL PRIMO VENERDI' DI SETTEMBRE




ORA SANTA

 PER LA VIGILIA

DEL PRIMO VENERDI'

DI SETTEMBRE
 di Padre Matteo Crawley





Scendeva la sera del Giovedì santo... Insieme con le prime ombre, gli orrori di un'agonia spaventosa riempivano già il Cuore straziato di Gesù. 
Il Nazareno Salvatore era il Figlio dell'Uomo... 
Aveva una Madre, unica nella sua tenerezza, divina nella sua bellezza, il suo affetto e il suo sguardo erano per Gesù più del canto degli angeli, più dell'aura profumata dei cieli... Lei era la benedetta dal Padre ... e doveva lasciarla per amore degli uomini... 
È il Giovedì santo, giorno degli addii supremi del Maestro...

La sua ora è giunta: prostrato a terra, in ginocchio dinnanzi alla Vergine Maria, il Figlio di Dio le chiede il consenso di morire per la redenzione dei suoi stessi carnefici!... 

Questa scena in cui l'autore mostra Gesù che da l'addio a sua Madre, non ci viene da alcun dato storico. 
Ma è tuttavia permesso alla pietà cristiana immaginarla, come d'altronde fece S. Bonaventura nelle sue «Meditazioni sulla vita di Cristo». 

Con il capo appoggiato sul petto materno, Gesù le affida commosso le pecorelle del suo ovile. Maria Lo stringe tra le sue braccia... 
Ricorda Betlemme mentre i suoi occhi, divinamente illuminati, si posano anticipatamente sul Calvario... 
E anch'Elia piange, bagnando con le sue lacrime la testa del Salvatore... piange offrendo all'eterno Padre la Vittima, l'Agnello immacolato... piange, benedicendo il mondo, il cui riscatto ebbe principio nella felice casetta di Nazareth e sarà compiuto il giorno seguente, sopra un patibolo di orrore, di sangue e di vergogna! 

Delirante d'amore, la Madre abbraccia il Figlio, e prima che le spine profanino la sua fronte, Lo bacia nel nome del cielo, perché è suo Dio... torna a baciarlo nel nome della terra, perché è suo Re... e pronuncia un fiat doloroso ed onnipotente....

È notte ormai. Gesù ha affidato la Madre desolata agli amici di Betania e agli angeli, e si allontana con l'anima immersa in un'agonia più amara della morte! ...
                                                                              (Pausa) 

LE ANIME — Come fa bene, Gesù eucaristico, ricordare in quest'ora e in questo giorno memorabile, questa tua prima crudelissima angoscia, il dolore e il sacrificio di tua Madre per il genere umano colpevole!... Signore, non solo come Dio, ma anche come Uomo-Dio e Figlio di Maria, Tu penetri e comprendi la mortale crudeltà delle separazioni della terra... il dolore che provocano le assenze, le partenze e la morte...  
Proprio perché sei Gesù, cioè veramente Uomo e anche Dio, noi comprendiamo questo strazio del tuo Cuore, così delicato e capace di amare, nel separarti da Maria, addolorata come nessuna madre da quel momento in poi... 

Guarda in Lei, Gesù, tante madri, tante spose, tante anime che piangono, oggi, dinnanzi al tuo tabernacolo l'assenza di persone tanto care!.. Quante fra loro verranno in seguito, sole, a prostrarsi dinnanzi alla croce sanguinante!... Sì, verranno sole, perché la sventura, e talvolta la mancanza di fede, terranno lontani dal focolare o dal tempio un fratello, uno sposo, un figlio!...

Lontani, ma mai saranno scacciati dal santuario del tuo Sacro Cuore, che è la resurrezione di quelli che sono caduti!... E in esso, come in un calice, verranno a piangere con Te, in questo Getsemani, le angosce dell'assenza, tante madri contristate, tanti padri cristiani, tanti fratelli desolati, reclamanti dal tuo Cuore la pace con il trionfo del tuo amore nei loro focolari... la pace nel ritorno dei loro prodighi... la pace nella rassegnazione per la crudeltà della morte!...

Non importa che soffriamo noi, Maestro, qui presso di Te... purché i nostri tornino presto fra i tuoi... che Ti adorino e che Ti amino tutti, come nel giorno senza nubi della prima Comunione!.. O dolce Nazareno, ricorda i dolori di Maria nel momento della separazione, il Giovedì santo... Non dimenticare l'ultimo abbraccio della tua Mamma addolorata e, in nome del suo dolore, veglia nella tua Eucaristia, con una tenerezza speciale, per le madri addolorate e per tutti gli assenti dal focolare!...

(Pausa)

Chiediamo ai sacri Cuori di Gesù e di Maria che per la profonda afflizione del Giovedì santo guariscano tante miserie morali dei nostri focolari: nel primo giorno in cui il suo Cuore ci diede la Santa Eucaristia, Gesù non vorrà negarci questa grazia!

Con il cuore straziato, la testa bagnata ancora dalle lacrime della Madre divina, Gesù sale la collina di Sion e giunge con i suoi alla sala dove deve celebrare l'ultima Cena... È ferito d'amore, il pianto vorrebbe annebbiare i suoi occhi bellissimi, ma il Maestro divino trattiene l'impeto delle lacrime nel suo Cuore già straziato. E poiché ci aveva amato sempre, con un amore immenso, in quest'ora sublime ci amò fino alla fine... (Gv 13,1). Divinamente folle nella sua carità, si fece nostro Pane, si fece Eucaristia, e inerme, indifeso, annientato, si consegnò a noi, nell'Ostia, fino alla consumazione dei secoli!... Ti vinse l'amore, Gesù: sia sempre amato e benedetto il tuo Cuore eucaristico!... 

(Pausa)

Al ricordo del dono per eccellenza del Cuore di Gesù, la sua divina Eucaristia, abbiamo esclamato: «Sia sempre amato e benedetto il tuo Cuore eucaristico!...». 

Ma non è questo il grido di un mondo che ereditò la durezza del popolo deicida e la perfidia del discepolo traditore... Il Dio eucaristico è qui ed è dimenticato da tante migliaia dei suoi redenti... Del tabernacolo fece la sua prigione. Inventò per noi il cielo dell'Eucaristia e il suo popolo Lo ricompensò con l'oblio... il suo popolo ha fatto il vuoto e il silenzio intorno all'Arca santa... e voi vedete dovunque, anime consolatrici, com'Egli è abbandonato nella solitudine della sua povera dimora... Egli, Dio, la beatitudine dei Cieli!... Egli chiama... e la sua voce si perde nel deserto... chiede... e la sua preghiera si dissipa nel silenzio... si lamenta... e i suoi gemiti sono spesso soffocati dai clamori dei figli ingrati, noncuranti, dimentichi del divino Schiavo dell'altare...

L'Uomo-Dio previde questi affronti... e li assaporò in tutta la loro indicibile amarezza nel consacrare il primo pane, la notte del Giovedì santo! Egli sapeva tutto questo... e il suo Cuore non vacillò... perché aspettava voi, anime fedelissi-me... perché vi vedeva arrivare con una preghiera di consolazione e di vittoria davanti al suo altare...

Recitiamola insieme e che questa preghiera sia riparazione per l'infame dimenticanza in cui è lasciato Gesù nel Santissimo Sacramento e domanda supplice di una nuova era di trionfo del Cuore di Gesù Eucaristia...

giovedì 15 agosto 2013

DON BOSCO E LA DEVOZIONE AL SACRO CUORE - 15a parte: LA BASILICA DEL SACRO CUORE A CASTRO PRETORIO, ROMA


Prosegue la piccola rassegna sulle Basiliche dedicate al Sacro Cuore, che è stata avviata parlando del Tempio Internazionale del Sacro Cuore a Castro Pretorio, Roma.

Condivido con voi un video andato in onda su tv 2000, in cui Don Valerio Baresi, parroco della Basilica, spiega l'importanza della devozione al Sacro Cuore per don Bosco e le illustra brevemente le attività che si svolgono oggi in questa Chiesa-casa salesiana.

Qui potete trovare il primo dei post dedicati a questo Tempio.

Buona visione







giovedì 1 agosto 2013

ORA SANTA PER LA VIGILIA DEL PRIMO VENERDI' DI AGOSTO


ORA SANTA

 PER LA VIGILIA

DEL PRIMO VENERDI'

DI AGOSTO


E COMMENTO DELLE SETTE PAROLE 
 
NELL'AGONIA DEL CALVARIO 
 
E DEL TABERNACOLO


di Padre Matteo Crawley



 
 
Mettiamoci alla presenza del Dio misericordioso del Calvario... 
Qui, a due passi da noi, in quest'Ostia divina, si trova Gesù, e quest'altare è il Golgota sul quale Egli continua a redimere un mondo che Lo disconosce... 
Accostiamoci e raccogliamo, con fede e con amore, le sue ultime parole, come testamento del suo Cuore agonizzante.

 
(Facciamo con viva fede un atto di adorazione profonda)
 
 
 (Breve pausa) 
 
 
«Giunti alla sommità del Calvario, crocifissero Gesù fra due malfattori»  
 
(Lc 23,33)

Che sarà il cielo, se il Calvario stesso ci appare tanto grandioso e sublime alla morte del Signore Gesù? 
Guardate... Ecco che si apre il velo misterioso che nascondeva ai nostri occhi Gesù, la bellezza increata, il Santo dei Santi... Alzate con fede gli occhi verso l'altare... È sempre il Golgota la montagna della grande espiazione... Non temete... 
Sollevate i vostri sguardi e fissateli su quest'Ostia... Angeli del santuario, gemete in silenzio per non turbare la mistica agonia dell'Amato!... Noi solamente, i redenti del suo sangue, possiamo parlargli del nostro amaro pentimento...

Avanziamo per raccogliere le sue ultime parole, poiché abbiamo diritto al suo ultimo respiro... Saliamo il Calvario: la Madre dei dolori ci attende. Avviciniamoci... Maddalena, la pentita, la perdonata, c'ispira dolcissima confidenza... Preghiamo a fianco di San Giovanni, l'amico fedelissimo del Maestro morente... Ecco il nostro Dio inchiodato al patibolo... Contempliamolo! 

Ahimè, come è vera la parola del Profeta:
 
 «Dalla pianta dei piedi fino alla sommità del capo, 
non c'è più nulla di sano nel suo corpo adorabile»  
(Cfr. Is 1,6). 

La sua fronte, fragrante dei baci di Maria, è straziata dalle spine... riarse dalla sete quelle labbra che con il loro sorriso evocarono un'aurora di pace divina sulle anime afflitte... livida quella bocca che seppe distillare un balsamo di dolcezza suprema per tutte le ferite... i suoi occhi, dai quali lampeggiò, per ogni colpevole, il fulgore della speranza, sono velati dalla nube rossa del suo sangue.

Nelle sue mani trafitte, nei suoi piedi perforati, è scritta la storia di tanti prodighi che il Cuore del buon Pastore inseguì senza tregua... 
Là certamente è scritta anche la nostra storia di colpe e di perdono!... 

Quale immensa grazia, e troppo poco meditata, è quella del perdono e delle misericordie del suo amore!

Ascoltate: Gesù vuole rinnovare, in questo momento per noi, la sua assoluzione di carità.

Il suo corpo, divenuto ormai una sola piaga, trema e spasima... ed alzando la testa dolorante, contempla, con uno sguardo di luce e di amore infinito, questo mondo che Lo uccide. 
Poi, lasciando parlare il suo Cuore in quest'Ostia che adoriamo, esclama:
 
 «PADRE, PERDONA LORO! NON SANNO QUELLO CHE FANNO» 
(Le 23,34) 

(Consigliamo una lettura lenta per interiorizzare il contenuto del testo) 

Padre, non guardare alle spine della mia corona: le ho cercate Io, esse sono il prodotto naturale di questa terra sventurata... Perdona la superbia umana che ignora la missione che mi affidasti... perdona ai miei carnefici, ai miei amici codardi... perdona le colpe dei grandi... dei piccoli... dei poveri... Non punire... perché le creature non sono che polvere e tenebre... perdona ai genitori e ai figli... sono tanti gli abissi che costeggiano la via!... Dimentica le viltà... Perdona le perfidie... poiché tutte queste povere pecorelle smarrite mi appartengono! Non colpire questi sciagurati... perché «non sanno quello che fanno!».

LE ANIME — Ed ora, Gesù crocifisso, lasciaci unire la nostra preghiera alla tua...
Divino Salvatore delle anime, contrito e confuso mi prostro alla tua presenza e, volgendo il mio sguardo al tabernacolo solitario, mi sento opprimere il cuore constatando come sei lasciato solo e dimenticato da tanti che credono in Te...

Ma poiché Tu mi consenti, con tanta bontà, di unire in quest'Ora Santa le mie lacrime a quelle che versasti dal tuo dolce Cuore, Ti prego, Gesù, per quelli che non Ti pregano... Ti benedico per quelli che Ti maledicono, e con tutta la mia anima Ti lodo e Ti adoro, in unione con la preghiera universale che si alza da tutti i santuari della terra. 

Accetta, Signore, il grido di espiazione che un dolore sincero strappa ai nostri cuori afflitti e pentiti: essi Ti chiedono perdono.

Ad ogni invocazione ripetiamo:
Perdonaci o Cuore divino!
- Per i nostri peccati e quelli dei nostri parenti ed amici... Perdonaci o Cuore divino! 

- Per le infedeltà ed i sacrilegi... Perdonaci o Cuore divino!

- Per le bestemmie e la profanazione dei santi giorni di festa... Perdonaci o Cuore divino! 

- Per il libertinaggio e gli scandali pubblici... Perdonaci o Cuore divino! 

- Per i corruttori dell'infanzia e della giovinezza... Perdonaci o Cuore divino! 

- Per la disubbidienza sistematica alla Santa Chiesa... Perdonaci o Cuore divino! 

- Per i delitti delle famiglie, per le colpe dei genitori e dei figli... Perdonaci o Cuore divino! 

- Per gli attentati commessi contro il Pontefice Romano... Perdonaci o Cuore divino! 

- Per i perturbatori dell'ordine pubblico e della società cristiana... Perdonaci o Cuore divino! 

- Per l'abuso dei Sacramenti e gli oltraggi alla tua Santa Eucaristia... Perdonaci o Cuore divino! 

- Per i vili attacchi della stampa e delle società segrete... Perdonaci o Cuore divino! 

- Infine, o Gesù, per i buoni che tentennano e per i peccatori che resistono alla grazia... Perdonaci o Cuore divino! 
 
(Pausa o canto) 

 
È tanto amabile il Cuore di Gesù ed è così dolce parlargli nell'Ora Santa, qui, vicino ai suoi piedi insanguinati! Abbiamo appena finito di chiedergli pietà per i peccatori e subito un'eco dolce, amorevole, della sua voce risuona come musica di pace che annuncia un cielo che si desidera ardentemente...

Il buon ladrone ha parlato in nome di tutti i caduti... E noi, che forse siamo anche prossimi alla morte, ascoltiamo l'amabile Redentore che ci risponde parlandoci dal cielo: «OGGI STESSO SARAI CON ME IN PARADISO» (Le 23,43)

 
Il pentimento ti ha aperto il cielo del mio Cuore!... 

 
Aspettate con gioia, anime cristiane, il momento felice in cui si dissiperà il sogno di questa vita e canterete, ve lo prometto, voi canterete con i penitenti e con gli angeli le misericordie del vostro Dio...

Anime peccatrici che gemete e soffrite, rifugiatevi in queste mie ferite che le vostre colpe m'infersero... non temete... non è mai tardi per sollecitare la mia carità e ricorrere alla mia tenerezza infinita.

Parlatemi anche dei vostri fratelli che lottano e agonizzano... parlate! Voglio essere vittima per tutti: sono vostro fratello... sono Gesù!

 
(Consigliamo una lettura lenta intervallata da pause per interiorizzare il contenuto del testo)

Cuore di Gesù, dolcissimo con gli infelici peccatori, ecco un peccatore che Ti parla. 

Cuore di Gesù, amabilissimo con i poveri, ecco un mendico che spera in Te.

Cuore di Gesù, salute degli ammalati, ecco un infermo che T'invoca. 

Cuore di Gesù, cammino dei traviati, ecco un prodigo che Ti cerca. 

Cuore di Gesù, soavità di chi piange, un disgraziato si rivolge a Te. 

Cuore di Gesù, amico fedelissimo dell'uomo, un amico ingrato è qui, e piange...

Cuore di Gesù, quiete e sollievo nelle incertezze della vita, un'anima combattuta Ti chiama in suo soccorso. 

Cuore di Gesù, fornace inestinguibile dell'amore, un'anima chiede di accendersi d'amore nelle fiamme della tua carità.

Cuore di Gesù agonizzante, speranza dei moribondi, ricordati di coloro che in quest'ora lottano con la morte...

Come al ladrone pentito prometti loro, Gesù, che spirando sul tuo Cuore, essi resteranno per sempre in quel delizioso paradiso...

Abbi pietà degli agonizzanti... invia loro l'angelo del Get-semani e accosta alle loro labbra, che già non possono più parlare, che non possono più chiamarti, il calice del tuo Cuore pietosissimo. O Gesù, sii l'aiuto dei moribondi più abbandonati...

Preghiamo per gli agonizzanti.

(Pausa)
 

Appoggiata alla croce, con lo sguardo fisso sul Figlio divino morente, sta Maria... Lei, la giovane mamma che cullò con canti dolcissimi, circondata da angeli, questo stesso Gesù, allora piccino che dormiva tra le sue braccia. Come passarono i giorni di Betlemme! Volarono come un'estasi i trent'anni della Nazareth indimenticabile... Solo ieri, Egli, questa stessa vittima d'amore, Gesù bambino, Le chiedeva un pezzetto di pane e un abbraccio materno...


I suoi capelli profumati ieri dai fiori dei suoi baci, sono inzuppati oggi nel sangue del Figlio di Dio... Ma Egli è sempre il suo Gesù.. Egli La cerca con un amore più forte della morte. Prima che questa giunga a colpirlo, vuoi parlare alla sua Vergine Madre di una missione suprema...

Anime amanti, riceviamo in ginocchio l'ultimo dono preziosissimo di Gesù crocifisso: «DONNA, ECCO IL TUO FIGLIO!» (Gv 19,26) sx

Nella persona di Giovanni Ti affido tutti gli uomini, Te li dono; essi sono redenti dalle tue lacrime; sono i riscattati con il prezzo del sangue che mi desti... E a te, Giovanni, mio apostolo e amico prediletto:

«ECCO LA TUA MADRE» (Gv 19,27)] amala in mio nome; confortala nella mia assenza, accoglila nella tua casa... e ch'Ella sia ormai la Madre di tutti gli uomini, la consolazione di tutti i dolori...

Anime pietose che circondate il Calvario di questo altare, voi ora sapete che Maria è vostra Madre come è Madre mia. Siamo fratelli, dall'ora della Redenzione.
 
(Pausa) 

 
LE ANIME — Che potrò offrirti, buon Gesù, in cambio del dono sacro della tua Mamma?... Mentre La ricevo con l'amore nell'anima e La ospito sotto lo stesso povero tetto che Tu non hai sdegnato, Ti offro in cambio attraverso le sue mani verginali, i dolori di queste povere anime che Tu ami tanto. In nome di Lei, Madre addolorata, Ti prego di visitarle nei loro dolori, di sollevarle nelle loro incertezze, di Illuminarle nei dubbi. Per Lei, per la Vergine martire, Ti scongiuro di addolcire, pietoso, le lacrime di tante madri... di quelle che piangono sull'orlo di una tomba sempre aperta di qualche figlio... Ti prego per quelle madri, soprattutto, che soffrono angosce mortali per la vita spirituale e per la salvezza eterna dei propri figlioli... e siccome il Cuore Immacolato di Maria è l'altare della tua predilezione, permetti, Gesù, che su di esso Ti offriamo la nostra azione di grazie, come riparazione solenne per le ingratitudini umane. 

Ad ogni invocazione ripetiamo:
Rendiamo grazie, o Gesù, al tuo amabile Cuore! 

- Per le mani della tua dolcissima Madre e in unione con Lei Ti diciamo: Rendiamo grazie, o Gesù, al tuo amabile Cuore! 

- Per averci prevenuti con il dono gratuito ed inestimabile della fede ... Rendiamo grazie, o Gesù, al tuo amabile Cuore! 

- Per il tesoro della grazia e la virtù della speranza in quel cielo che è il termine dei dolori di questa vita... Rendiamo grazie, o Gesù, al tuo amabile Cuore! 

- Per l'arca salvatrice della tua dolce sposa, la Chiesa, sempre perseguitata e sempre vittoriosa... Rendiamo grazie, o Gesù, al tuo amabile Cuore! 

- Per la pietà incomprensibile con cui perdoni ogni colpa nei sacramenti del Battesimo e della Penitenza... Rendiamo grazie, o Gesù, al tuo amabile Cuore! 

- Per la tenerezza che riversi sulle anime addolorate, serene e benedicenti a Te anche nelle sofferenze e sotto il peso della croce... Rendiamo grazie, o Gesù, al tuo amabile Cuore! 

- Per i santi ardori del tuo amore nella conversione dei peccatori più ostinati... Rendiamo grazie, o Gesù, al tuo amabile Cuore! 

- Per i benefici della pace, della prova, della salute o dell'infermità, della povertà o della ricchezza, con cui riscatti tante anime... Rendiamo grazie, o Gesù, al tuo amabile Cuore! 

- Per i grandi e continui favori che Tu concedi a tanti ingrati, i quali, dimenticandoli, abusano della salute, del denaro, dei talenti dovuti, Gesù, solo a Te... Rendiamo grazie, o Gesù, al tuo amabile Cuore! 

- Per il dono celestiale che ci facesti affidandoci l'onore e la custodia della tua Mamma e del suo Cuore Immacolato... Rendiamo grazie, o Gesù, al tuo amabile Cuore!

- Per la tua Santa Eucaristia, per la tua prigione nel tabernacolo, per la tua compagnia deliziosa, promessa fino alla consumazione dei secoli... Rendiamo grazie, o Gesù, al tuo amabile Cuore!

- Infine, o Gesù, per quella dolcezza ineffabile che hai voluto rivelarci per mezzo della tua serva Margherita Maria, per il dono meraviglioso ed incomprensibile del tuo Sacro Cuore... Rendiamo grazie, o Gesù, al tuo amabile Cuore! 
 
(Pausa o canto) 

 
Conserviamo la rassegnazione e la pace nella via dolorosa della vita... Quanto più aspro ed orrendo fu il martirio di Gesù sul suo patibolo! Quanto spaventosa la solitudine del Maestro, crocifisso nell'abbandono inconcepibile di quelli che vissero saziandosi allo splendido banchetto del suo amore, della sua bellezza divina, dei suoi prodigi!

Dove sono tutti i suoi beneficati in quest'ora? (Mt 26,56).

Ma vi è un pensiero, ancora più straziante per la sua anima satura di affronti... Egli stesso ce lo dice, nel grido d'infinita angoscia che sfugge dal Cuore oppresso dell'adorabile Nazareno morente: «DIO MIO, DIO MIO, PERCHÉ MI HAI ABBANDONATO?» (Mt 27,46)

Io giunsi da coloro che mi mandasti a redimere... non mi ricevettero... ed elevarono su una croce il loro Salvatore... «Padre, sia fatta la tua volontà...»

Però, se essi hanno trafitto le mie mani e i miei piedi, Tu perché hai voluto abbandonarmi? Tuttavia, non si adempia la mia volontà, ma la tua!...

In cambio di questo abbandono, salva tutti quelli che mi affidasti... Che nel mio Cuore ferito siano uno con me, come Tu ed lo siamo uno nell'amore!... (Gv 17,22-23).

Com'è amaro questo calice! Il mio Cuore si spezza, torturato in questo abbandono infinito... O Padre, perché mi hai abbandonato?...

L'ANIMA — Buon Pastore, io indovino qual è il dolore che Ti strappò questo grido di amarezza indicibile... è la morte eterna dell'empio che si perde per abbandonare Te... Sono tanti quelli che vivono sommersi nell'abisso delle tenebre, senza fede, senza amore, senza speranza!... Ricordati di loro, Gesù! Per l'abbandono del Padre tuo, non voler, Redentore benedetto, non voler abbandonarli!... 

Per essi, per i miscredenti del focolare... per i corruttori dell'insegnamento e della stampa... per i nemici del tuo nome, per i persecutori della tua Chiesa: per tanti sciagurati che maledicono la tua croce ed i tuoi altari... Ti prego con tutto l'ardore della mia anima, Ti supplico, Gesù, che Tu li attragga, che li perdoni... per la misericordia e l'agonia del tuo Cuore adorabile!

Preghiamo per la conversione dei peccatori.
(Canto) 

Perché oggi questa recrudescenza di odio contro Gesù Cristo, il dolce e mansueto Crocifisso del Calvario? Perché questa collera del popolo, la bestemmia ufficiale delle autorità e l'accanimento dei saggi nel cancellare il suo nome dalla faccia della terra? Oh, piangete anime ferventi... I suoi implacabili nemici stanno accumulando tutto il fiele dell'ingratitudine e della perfidia per versarlo su quelle labbra che, dopo venti secoli di ignominia, non si stancano di ripetere, da quell'Ostia, una parola con cui ci rivela tutta la sua anima dolorante.

Raccogliamola con amore commosso: SITIO! «Ho sete»(Gv 19,28)

Sete bruciante di sentirmi amato; sete ardente di vivere la vostra vita faticosa; sete incontenibile di darvi pace, felicità, e poi un cielo eterno!

Ho sete delle vostre anime, ho sete delle vostre lacrime piante sul mio petto...

O anime consolatrici, datemi da bere, e in compenso lo vi aprirò nel mio costato le fonti della vita!... Amatemi... ho sete del vostro amore!

LE ANIME — Gesù, anche noi, stanchi nel deserto, abbiamo sete delle acque che Tu ci promettesti... sete di Te... Sete che non sarà appagata, se non quando verrà il tuo Regno con il trionfo del tuo Cuore innamorato... Non ci basta, Signore, la tua misericordia per noi... anche i tuoi interessi sono i nostri, noi desideriamo ansiosamente il tuo Regno.

Ti chiediamo dunque, Signore, di compiere le promesse che facesti alla tua confidente Margherita Maria, per il bene delle anime che Ti adorano, nella bellezza indicibile, nella tenerezza ineffabile e nell'amore incomprensibile del tuo Sacro Cuore. 

Per questo, gementi, Ti chiediamo con la tua Santa Chiesa, Ti supplichiamo con la Vergine Madre, implorando che per l'onore inviolabile del tuo nome, si stabilisca ed affretti il Regno del tuo Cuore!
(Pausa) 

Ad ogni invocazione ripetiamo:
Sacro Cuore di Gesù, venga il tuo Regno! 

- Affrettati, o Gesù, regna prima che Satana e il mondo s'impossessino delle coscienze e profanino, in tua assenza, tutti gli stati della vita! Sacro Cuore di Gesù, venga il tuo Regno!

- Avanza, o Gesù, e trionfa nei focolari: regna in essi con la pace inalterabile promessa alle famiglie che Ti hanno ricevuto con riconoscenza e amore... Sacro Cuore di Gesù, venga il tuo Regno!

- Non tardare, Maestro amatissimo, perché gran numero di questi focolari soffrono afflizioni ed amarezze che Tu solo promettesti di confortare... Sacro Cuore di Gesù, venga il tuo Regno!

- Vieni, perché sei forte, Tu, il Dio delle battaglie della vita, vieni e mostraci il tuo petto ferito come una celestiale speranza nelle angosce della morte... Sacro Cuore di Gesù, venga il tuo Regno! 

- Tu sei il fine promesso alle nostre fatiche: sii Tu solo l'ispiratore e la ricompensa di tutte le nostre azioni... Sacro Cuore di Gesù, venga il tuo Regno! 

- Non dimenticare i tuoi prediletti, i peccatori..., non dimenticare che per essi soprattutto ci rivelasti le tenerezze inestinguibili del tuo amore! Sacro Cuore di Gesù, venga il tuo Regno! 

- Sono tanti i tiepidi, divino Maestro, tanti gli indifferenti... Ti supplichiamo: infiammali, santificali con questa preziosa devozione! Sacro Cuore di Gesù, venga il tuo Regno!

- «Ecco la vita» ci dicesti mostrandoci il tuo petto trafitto: permettici dunque di bere a questa sorgente divina il fervore e la santità a cui aspiriamo. Sacro Cuore di Gesù, venga il tuo Regno!

- La tua immagine è venerata in milioni di famiglie in onore alla tua amorevole volontà... In loro nome Ti supplichiamo di rimanervi per sempre, come Sovrano adorato. Sacro Cuore di Gesù, venga il tuo Regno!

- Concedi parole di fuoco e il dono di una persuasione irresistibile, vittoriosa, a quei sacerdoti che Ti amano e Ti predicano come Giovanni, il tuo apostolo prediletto. Sacro Cuore di Gesù, venga il tuo Regno! 

- A quanti propagano questa devozione sublime, a quanti pubblicano le sue ineffabili meraviglie, riserva nel tuo Cuore, o Gesù, un posto di preferenza vicino a quello che hai riservato alla tua Mamma. Sacro Cuore di Gesù, venga il tuo Regno! 

- infine, o Gesù, dona il cielo del tuo Cuore a tutti noi, che in quest'Ora Santa abbiamo condiviso la tua agonia. Sacro Cuore di Gesù, venga il tuo Regno! 

Per quest'ora di conforto e per la Comunione riparatrice dei primi Venerdì, adempi con noi la tua promessa ineffabile: noi Ti chiediamo che nell'istante decisivo della nostra morte... Sacro Cuore di Gesù, venga il tuo Regno! 
 
(Pausa o canto) 

 
«Che la mia pace sia con voi, anime care al mio Cuore, perché ebbi sete e mi deste da bere. Ora sì, ora che al vostro zelo ho affidato l'onore del mio nome, posso esclamare: «TUTTO È COMPIUTO!» (Gv 19,30)

E se qualche altra cosa mancasse alla mia opera redentrice, completa, o Padre, quel che manca alla mia passione con la misericordia inesauribile del mio Cuore.

Ti consegno, Padre, quelli che mi affidasti; se qualcuno si è perduto, non fu per mancanza di misericordia... Ti chiedo, per la mia croce e per la mia tenerezza, di moltipllcare il numero degli eletti e dei Santi nella mia Chiesa... Completa, o Padre, l'opera di questo Unigenito crocifisso, glorificandomi sulla terra che ha bevuto il mio sangue... Ti consegno la mia anima e tutte le anime redente, ma lascia loro il mio Cuore, eredità dei caduti, dei poveri e di quanti sono consumati dal desiderio di crescere nell'intimità del mio amore»...
 
(Pausa) 

 
LE ANIME Tu lo hai detto, Gesù, che il tuo Cuore ci appartiene: completa dunque la tua opera, santificando tutti quelli che vogliono seguirti fino al sacrificio; aumenta la nostra fede, ravviva la nostra speranza, colma la misura della carità che Ti dobbiamo. 

Completa, o Gesù, la tua opera con il trionfo sociale della tua Chiesa, confondi le potenze che la opprimono, disperdi con il tuo soffio le schiere degli ipocriti, dei superbi, dei nemici impuri che l'assaltano con furore: parla, o Dio della luce, e retrocederanno i figli delle tenebre, dell'errore e delle dottrine perverse. Parla, o Dio d'amore, e sarà esaltato il tuo Vicario... e, completata la tua opera, dall'uno all'altro confine della terra, sarà acclamata la dolce irresistibile onnipotenza del tuo Cuore vincitore.

Signore, corona la tua opera, alleviando i tormenti terribili del purgatorio... Pietà, o Gesù! Abbrevia le pene delle anime che soffrono una giusta espiazione... specialmente di quelle che aspettano, tra le fiamme, la rugiada delle mie preghiere, parenti, benefattori e amici, ai quali debbo il conforto dei miei suffragi. Ricordati dei miei diletti defunti, benignissimo Gesù... Tu me li rapisti... sii benedetto! Non li dimenticare e da' loro la pace eterna!...

Con una breve preghiera personale, chiediamo il trionfo del Cuore di Gesù nella sua Chiesa militante e nel purgatorio.
(Pausa) 

 
La natura si coprì di tenebre nell'Ora Santa del primo Venerdì santo... I cantici della Gerusalemme celeste sono cessati, il cielo intero è disceso e, in ginocchio, davanti a Te Ostia, attende, per raccogliere l'ultimo battito del Cuore dell'Uomo-Dio...

Anime credenti, noi qui siamo veramente sulla cima del Calvario!... È l'ora Santa: una gran voce risuona sulle alture, una voce che grida: «NELLE TUE MANI, O PADRE, RACCOMANDO IL MIO SPIRITO» (Le 23,46)

E Gesù Crocifisso, chinando il capo, muore d'amore... Il suo Cuore lo porta alla morte... Sia adorato e glorificato il suo Cuore amatissimo che ci porta alla vita!...

(Pausa)

LE ANIME — O Gesù, amore dei miei amori, accetta dalle mani di Maria addolorata l'offerta di tutto il mio essere e della mia vita, lo non sono più mio, Signore, sono tuo interamente; e in questa donazione, dimenticando me stesso, mi consacro al trionfo del tuo Cuore divino. Accettami, o Gesù, e ora ascolta la mia ultima preghiera ...

(Consigliamo una lettura lenta intervallata da pause per interiorizzare il contenuto del testo)

- Quando gli angeli del santuario Ti benediranno nel Santo Sacramento, ed io sarò in agonia... Ricordati del povero servo del tuo Cuore divino!

- Quando le anime giuste della terra Ti loderanno e piangeranno lacrime d'amore, ed io sarò in agonia... le loro lodi e le loro lacrime saranno mie... Ricordati del prodigo, vinto dal tuo Cuore divino!

- Quando i tuoi sacerdoti, le vergini del tempio ed i tuoi apostoli Ti acclameranno sovrano, parleranno di Te alle anime e Ti innalzeranno tra i popoli, ed io sarò in agonia, i loro ardori e il loro zelo saranno miei... Ricordati dell'apostolo del tuo Cuore divino!

- Quando la tua Chiesa prega e geme davanti al tabernacolo per redimere in unione con Te il mondo, ed io sarò In agonia, il suo sacrificio e la sua preghiera saranno miei... Ricordati dell'amico del tuo Cuore divino!

- Quando, nell'Ora Santa, le tue anime predilette, soffrendo e riparando, Ti faranno dimenticare gli abbandoni, i sacrilegi, i tradimenti, ed io sarò in agonia, 5 loro colloqui e i loro olocausti saranno anche miei... Ricordati di questo povero altare e di questa vittima del tuo Cuore divino!

- Quando la tua Madre divina Ti adora nella Santa Eucaristia e ripara le colpe innumerevoli della terra, ed io sarò in agonia, le sue adorazioni saranno le mie... Ricordati del figlio del tuo Cuore divino!

O Gesù, ricordati di questa miserabile creatura che Tu amasti tanto... ricordati che Tu esigesti dimenticasse se stessa per tuo amore... Ma se è tua volontà, Signore, dimenticami, purché Tu mi lasci per sempre dimenticato nella piaga del tuo dolce Cuore squarciato!
 
(Pausa)
 

Che cosa possiedo, Signore Gesù, che Tu non m'abbia dato?... Spogliami di tutto, dei tuoi stessi doni, ma inabissami nelle fiamme del tuo Cuore adorato!

Che cosa so, che Tu non m'abbia insegnato?.. Che io dimentichi la scienza della terra e della vita, ma conosca meglio Te, o amabile Cuore!

Che valgo se non rimango al tuo fianco?...

Che cosa merito, se non sono unito a Te?...

Uniscimi dunque a Te con un legame più forte della morte... 


Rinuncio a tutte le delizie del tuo amore in cambio di quest'altro paradiso: quello del tuo tenerissimo Cuore!...

Seppellisci nel tuo Cuore le colpe che ho commesso contro di Te... punisci e vendicati di esse, ferendo mortalmente con il dardo della carità fiammeggiante chi tanto Ti ha offeso! 
E se Ti ho rinnegato, lascia che Ti riconosca nell'Eucaristia in cui Tu vivi... se Ti ho offeso, lascia che Ti serva in eterna schiavitù del tuo eterno amore... perché è più morte che vita quella che non si consuma nell'amore e nel far amare il tuo dimenticato, il tuo adorabile Cuore divino...

Sacro Cuore di Gesù, venga il tuo Regno! 


Un Pater e un'Ave per gli agonizzanti e i peccatori.

Un Pater e un'Ave per il trionfo universale del Sacro Cuore, specialmente nella Comunione quotidiana, nell'Ora Santa e perché nelle famiglie il Sacro Cuore di Gesù sia amato e onorato.

Un Pater e un' Ave per le intenzioni di ciascuno dei partecipanti a questo incontro di preghiera.

Un Pater e un'Ave per la nostra Patria.

 
 
ATTO DI CONSACRAZIONE A CRISTO RE 

Dolcissimo Gesù, Redentore del genere umano, guardaci umilmente prostrati davanti a Te.

Noi siamo tuoi e tuoi vogliamo essere; ma per vivere a Te più strettamente congiunti, ecco che ognuno di noi oggi spontaneamente si consacra al tuo Sacratissimo Cuore. Molti, purtroppo, non Ti conobbero mai: molti, disprezzando i tuoi comandamenti, Ti ripudiarono. O benignissimo Gesù, abbi misericordia degli uni e degli altri e attira tutti al tuo Sacratissimo Cuore.

O Signore, sii il Re non solo dei fedeli che non si allontanarono mai da Te, ma anche di quei figli prodighi che Ti abbandonarono; fa' che questi, quanto prima, ritornino alla casa paterna, per non morire di miseria e di fame.

Sii il Re di coloro che vivono nell'inganno e nell'errore o per discordia da Te separati; richiamali al porto della verità, all'unità della fede, affinchè in breve si faccia un solo ovile sotto un solo Pastore.

Largisci, o Signore, incolumità e libertà sicura alla tua Chiesa, concedi a tutti i popoli la tranquillità dell'ordine; fa' che da un capo all'altro della terra risuoni quest'unica voce: Sia lode al Cuore divino da cui venne la nostra salvezza, a Lui sia gloria e onore per tutti i secoli. Amen!
Leone XIII