mercoledì 19 dicembre 2012

RAPPORTO TRA SECOLARITA' SECONDO LO SPIRITO E DEVOZIONE AL CUORE DI CRISTO


Dal libro di don Giovanni Moioli "Il centro di tutti i cuori":



SECOLARITA' SECONDO LO SPIRITO
E DEVOZIONE AL CUORE DI CRISTO




"Un punto di unità nel rapporto tra consacrazione e secolarità, tra secolarità e senso della Chiesa, potrebbe essere ritrovato tra secolarità secondo lo Spirito e senso del Cuore di Cristo.

Facciamo tre ordini di riflessioni.

La prima ci porterà a una presa di distanza critica da un sospetto che grava su ogni discorso che si fa circa la devozione al Sacro Cuore.
Devozione che è andata subendo un'evoluzione: si è passati da una posizione fisicista, secondo cui il cuore fisico di Gesù era oggetto di devozione, a una visione più interiorista, secondo cui oggetto di devozione è il cuore come interiorità affettiva dell'uomo-Gesù fino a mettere in rapporto i due aspetti, dando al simbolo valore di significato.

La seconda riflessione ci porterà a ritrovare, di conseguenza, il valore permanente del cuore di Gesù come sintesi di tutta la sua realtà umana.

La terza considerazione ci porterà a riflettere sul valore permanente di questo punto di vista che può essere comune a tutta la Chiesa di Dio.

1. Prendiamo una specie di distanza critica, di fronte a un sospetto che grava su ogni discorso che  si fa circa la devozione al Sacro Cuore.
L'aspetto da cui prendere una distanza critica coincide con la crisi stessa della devozione al Sacro Cuore, che ha segnato una sua punta caratteristica intorno agli anni Cinquanta.
In questo contesto si colloca l'enciclica molto significativa di Pio XII, Haurietis aquas, tesa a far ritrovare il valore permanente del riferimento al cuore di Cristo.

L'enciclica dava due importanti orientamenti: 
  • collocare il discorso sul cuore di Cristo totalmente entro la storia dell'Alleanza, come storia dell'amore di Dio per l'uomo, come manifestazione del dono della carità; 
  • e individuare la carità di Cristo come il valore sintetico  sia della manifestazione-comunicazione di Dio sia dell'uomo che accoglie che questa comunicazione.

L'enciclica tentava cioè di descrivere Gesù in termini di CARITA': nella sua dimensione affettiva, spirituale e increata, come presenza-rivelazione dell'amore di Dio in Gesù.
In questo senso riproponeva la considerazione del cuore fisico di Gesù come simbolo.

Appare dunque del tutto giustificato qualificare la realtà di Gesù come cuore, assumendo la categoria neotestamentaria di agape.
Letto come cuore e come agape, il modo di essere-uomo di Gesù esprime anche tutta la sua novità.
  • Il cuore di Gesù è nuovo rispetto al cuore di pietra dei peccatori;
  • è nuovo per il rapporto singolare che il Figlio vive con il Padre.


Rispetto al nostro punto di vista, cioè al raccordo con la secolarità secondo lo Spirito, la crisi della devozione al Sacro Cuore si può descrivere da due direzioni diverse.

Da un lato, una devozione come questa può correre il rischio di essere ambigua se si pone come un sentimentalismo, un intimismo, o se si collega a un senso ambiguo di vittimismo, che nulla ha a che fare con il valore cristiano della riparazione.
Un vittimismo, un ripiegamento su di sé, non può far prendere sul serio l'esistenza e l'impegno nella storia, nel mondo, per il mondo.

Dall'altro versante, si è sviluppata molto una devozione che faceva perno sul regno del cuore di Cristo in maniera ambigua o ideologica.

Può nascere allora la domanda se una devozione che si è espressa così può sostenere la secolarità secondo lo Spirito.
Nel primo caso, dove l'accento è posto sul vittimismo, sembrerebbe impossibile collegare un discorso tra cuore di Cristo e secolarità secondo lo Spirito.
Nel secondo caso, vi sarebbe una secolarità non completamente cristiana, ma abbastanza ambigua.

Va pure ricordato che la scoperta del cuore di Cristo, nel contesto storico di cui stiamo parlando, pur con le ambiguità di cui si è detto, rappresenta effettivamente e in profondità una cosa molto importante, cioè la riscoperta del volto autentico di Dio, che è misericordia.
Il Dio cristiano è il Dio misericordioso.

Charles de Foucauld diceva: Bisogna richiamare che il cristianesimo è una religione tutta carità e tutta misericordia: essa ha come emblema un cuore.

La riscoperta del Cuore di Cristo può essere vista come la riscoperta non di un Dio ambiguo, nel quale non si può confidare, non di un Dio vendicativo, ma di un Dio che, di fronte al mondo peccatore, è misericordia.
La riscoperta del volto autentico di Dio porta alla riscoperta del volto dell'uomo come colui che è bisognoso, e quindi termine di una misericordia ineffabilmente coraggiosa, che nulla ferma, nemmeno il peccato, nemmeno l'inimicizia dell'uomo di fronte a Dio, inimicizia che Dio affronta e supera.

E' IL CORAGGIO DELLA MISERICORDIA DI DIO.

Allora la riscoperta del volto autentico di Dio e dell'uomo, sottesa alla devozione del Cuore di Cristo, conduce alla riscoperta del senso della Misericordia, dell'azione misericordiosa di Dio, ed è via alla riscoperta della visione cristocentrica della realtà.

La realtà ha, nella prospettiva della fede, un punto di riferimento unitario, centrale: che è Cristo, via di accesso alle profondità dell'esperienza dell'Alleanza, via d'accesso al mistero della comunione dell'alleanza con Dio e della interiorità cristiana, non esclusa l'esperienza mistica.

giovedì 6 dicembre 2012

L'ORA SANTA per il primo venerdì di dicembre



ORA SANTA

PER LA VIGILIA DEL PRIMO VENERDÌ DI 
DICEMBRE

E LE CINQUE PRINCIPALI RICHIESTE DI GESÙ
 A SANTA MARGHERITA MARIA 

 di Padre Matteo Crawley





Ecco Gesù! Guardiamolo con viva fede, Egli, in quest'Ostia divina, è lo stesso che si mostrò a Santa Margherita Maria. 
Da quell'Ostia ella udì la sua voce accorata, i suoi lamenti, i singhiozzi del suo Cuore straziato dai tormenti dell'amore e dell'ingratitudine umana! 

Ecco Gesù: guardiamolo, il Dio eterno, dolce e misericordioso che apparve a Paray-le-Monial... 
Andiamo spiritualmente nella cappellina umile e misteriosa e, insieme alla predestinata, Margherita Maria, con la fronte nella polvere e con l'anima colma di favori celesti, adoriamo Gesù Cristo che ci vuoi parlare, in quest'Ora Santa, dei desideri, delle tristezze, delle vittorie e delle promesse divine del suo Sacro Cuore... 
Lo abbiamo qui: guardiamolo con viva fede: egli è Gesù! ... 

(Pausa) 

In questo primo Venerdì del mese, l'ultimo dell'anno, chiediamogli di perdonare le molte colpe, le molte infedeltà e tanta tiepidezza... ma nello stesso tempo ringraziamelo in unione con Maria delle innumerevoli grazie e dei favori con cui ci ha colmato il suo amabile Cuore. 




1- Nostro Signore chiede la Comunione frequente e riparatrice 


VOCE DI GESÙ Alzate gli occhi, figlioli miei, e, anche se confusi per le vostre colpe, guardatemi senza timore e non temete: lo sono Gesù... Gesù che vi ama e vi perdona... 

Venite, voglio sentire l'ardore del vostro amore, comunicatevi in nome di tanti che purtroppo non si comunicano mai... 

Se sapeste quale immensa desolazione sente la mia anima quando passo tra la moltitudine degli uomini e, con la mano distesa come un mendico, vado a reclamare un cuore che mi respinge... 
Io ritorno quindi solo con la mia angoscia, assaporando le mille ripulse... Ma il mio Cuore di buon pastore non cessa di amare gli uomini... 
Torno nuovamente, prego e supplico che mi si offra ospitalità... 

A volte, al cader del giorno, con i piedi insanguinati dal vano percorso, incontro un bambino, un povero che accetta l'invito al mio banchetto celeste... 

Anime care, questa mancanza di amore mi ferisce mortalmente!..
Quanti sono quelli che vivono una lunga vita senza aver mai assaporato le delizie di una Comunione!... 
Tuttavia, l'Ostia santa è l'eredità, è il cielo anticipato ed esclusivo degli uomini... 

Ho sete d'amore! 

Ho una sete bruciante d'essere amato in questo sublime Sacramento dell'amore! 

Ho una sete infinita di darmi ogni giorno a migliala di anime, nella mia sacrosanta Eucaristia! 

Venite, miei prediletti, e compensate l'assenza di tanti che disprezzano questo dono divino! 

Fate delle comunioni riparatrici, datemi voi l'amore che mi viene negato, stringetevi a me anche per quelli che si allontanano dalle mie braccia!... Imprigionatemi, fatemi tutto vostro, in riparazione della deplorevole assenza d'innumerevoli figli che, storditi dal mondo, dimenticano che in questo tabernacolo si trova il loro Padre, il loro Dio, sotto le apparenze della Manna sacramentale... 

Io desidero essere interamente vostro, lo, Gesù-Ostia, più che non lo sia il vostro alimento, il vostro sangue, la vostra stessa anima... 

Oh! Venite senza tardare più! Venite davanti al mio altare e promettetemi sempre il grande conforto della 
Comunione riparatrice. 

Sarete insensibili al mio amore ed ai miei lamenti? Rispondetemi, figlioli miei... 

(Pausa) 

Dio aspetta una risposta dalle nostre labbra: diamogliela con tutta la nostra anima. 


LE ANIME — Come il cervo assetato va in cerca di una fonte d'acqua (Cfr. Sai 42,1), così noi veniamo al tuo Cuore e corriamo a Te, o fonte, o vita, o paradiso, o Gesù Eucaristia!... 

No, non è una semplice parola, Signore, è una solenne promessa quella che noi facciamo in quest'Ora Santa: la promessa di vivere dell'Eucaristia, per compensarti dell'assenza dolorosa di tanti tuoi figli che mai si comunicano... 

Accogli dunque la nostra preghiera e da questo altare sorridi consolato, o amabile Prigioniero del tabernacolo! 

Ad ogni invocazione ripetiamo: 
Da' alle nostre anime la sete ardente dell'Eucaristia! 

- Vieni Gesù, noi Ti adoriamo in questo Sacramento d'amore... 

Da' alle nostre anime la sete ardente dell'Eucaristia! 

- Vieni Gesù, noi Ti adoriamo in questo Sacramento d'amore... 

Da' alle nostre anime la sete ardente dell'Eucaristia! 

- Vieni Gesù, noi Ti adoriamo in questo Sacramento di dolcezza... 

Da' alle nostre anime la sete ardente dell'Eucaristia! 

- Vieni Gesù, noi Ti adoriamo in questo Sacramento santificato re... 

Da' alle nostre anime la sete ardente dell'Eucaristia! 

- Vieni Gesù, noi Ti adoriamo in questo Sacramento di fortezza... 

Da' alle nostre anime la sete ardente dell'Eucaristia! 

- Vieni Gesù, noi Ti adoriamo in questo Sacramento di conforto... 

Da' alle nostre anime la sete ardente dell'Eucaristia! 

- Vieni Gesù, noi Ti adoriamo in questo Sacramento di divina speranza... 

Da' alle nostre anime la sete ardente dell'Eucaristia! 

- Vieni Gesù, noi Ti adoriamo in questo Sacramento di vita eterna... 

Da' alle nostre anime la sete ardente dell'Eucaristia! 

- Vieni Gesù, noi Ti adoriamo in questo Sacramento di soavità infinita... 

Da' alle nostre anime la sete ardente dell'Eucaristia! 

- Vieni Gesù, noi Ti adoriamo in questo Sacramento d'ineffabile pace... 

Da' alle nostre anime la sete ardente dell'Eucaristia! 

- Vieni Gesù, noi Ti adoriamo in questo Sacramento di celestiale delizia... 

Da' alle nostre anime la sete ardente dell'Eucaristia! 

- Vieni Gesù, noi Ti adoriamo in questo Sacramento, pegno d'incorruttibile gloria... 

Da' alle nostre anime la sete ardente dell'Eucaristia! 

(Non dimentichiamolo: quello che abbiamo detto non è una parola che svanisce con l'entusiasmo di un momento, è una decisione, è una grande promessa di comunicarci con la massima frequenza, in spirito dì riparazione) 

(Pausa) 



2 - La celebrazione di tutti i primi Venerdì del mese 

VOCE DEL MAESTROII vostro amore generoso mi consola... 
Mi sento confortato dalla vostra promessa e poiché è tanto fervorosa e sincera, ascoltate, figli del mio Cuore, una seconda richiesta del vostro Dio e Maestro... 
Desidero che mi dedichiate un giorno di speciale riparazione, voglio sentirvi più vicini al mio Cuore divino. 
In quel giorno privilegiato intendo colmarvi di quelle grazie che riservo ai più fedeli, al miei prediletti... che questo giorno d'amore e di cielo, di riparazione e di conforto, sia il primo Venerdì... 
Dedicatemelo con affetto speciale, celebratelo in mia lode, con particolare fervore... 

Sì, voi tutti che mi comprendete meglio di quanto non faccia il mondo, venite a comunicarvi ogni primo Venerdì del mese; venite a visitarmi con l'amore dei serafini nella mia Santa Eucaristia, prendete il posto di Giovanni, l'apostolo prediletto, e parlatemi con l'accento di Margherita Maria, la mia confidente... 
Allora, in silenzio, raccolti ai piedi dell'altare, riscaldandovi al calore del mio Cuore, con l'anima quasi inabissata nella ferita del mio costato, parlatemi di tutto quello che vi affligge e vi interessa... parlatemi di coloro che amate e che non mi amano; ditemi i vostri progetti di santità e le vostre miserie, confidatemi le vostre amarezze... ditemi tutto... 

Il primo Venerdì sarà giorno di grazia, fino alla consumazione dei tempi... giorno di grande misericordia... 
Raccoglietela sovrabbondante per il vostro focolare diletto, per i peccatori, e, specialmente in questo giorno, pregatemi e chiedetemi grazie per i miei sacerdoti ed apostoli... pregate per loro... che siano santi e santifichino le anime che sono loro affidate... 
Ed ora ascoltate: vengo a darvi la mia parola in garanzia di un'infinita ricompensa. 

«Nell'eccesso della mia misericordia, prometto a tutti quelli che si comunicheranno per i nove primi Venerdì consecutivi la grazia della penitenza finale: se farete questo, non morirete in mia disgrazia, né senza ricevere i sacramenti e nella vostra ultima ora avrete un rifugio sicuro nel mio Cuore divino!» 

Che cosa rispondete, o miei diletti, a queste parole della mia onnipotenza che vi lega per il tempo e per l'eternità al mio Cuore? ... 


(Pausa) 


Quantunque neanche in cielo potremo compensare tanta generosità, cominciamo fin d'ora, dinnanzi all'altare, la nostra eterna azione di grazie... parliamo a Gesù con parole d'amore ardente. 

LE ANIME — O Gesù, per compensare il dovere che abbiamo d'amarti, Tu puoi offrirci un cielo, perché sei Dio!... 
Ma noi, povere creature, che potremo darti come compenso per averci amato gratuitamente... fino all'eccesso della croce e dell'Eucaristia?... 
Che cosa daremo, o Gesù, per avere in questo istante il cuore infuocato di San Giovanni, di Santa Maria Maddalena e di San Pietro, gli eroismi di sacrificio di Margherita Maria e la carità incomparabile di tua Madre, per dissetarci d'amore, per liquefarci d'amore, per morire d'amore tra le fiamme del tuo dolce e adorabile Cuore?... 

Tu ci chiedi, o Signore, la celebrazione di un giorno, vuoi che Ti consacriamo, in modo speciale, il primo Venerdì d'ogni mese... 
Sì, Gesù, quel giorno sarà tutto tuo, dall'alba fino alla notte, e ad ogni battito dei nostri cuori ci sarà per Te una parola, un affetto, un sospiro di gratitudine e di conforto... In cambio noi Ti chiediamo, Maestro amatissimo, una sola grazia... che Tu continui ad essere paziente e benevolo nel sopportarci, nonostante le molte e continue miserie della nostra volontà fragile e combattuta... 

Abbi pietà, o Signore, non Ti stancare di noi, Cuore divino!... 

Ad ogni invocazione ripetiamo: 
Non Ti stancare di noi, Cuore divino! 

- Quando Ti chiamiamo, o Gesù, nell'abbattimento del cuore, sentendo che andiamo raffreddandoci nel tuo amore... Non Ti stancare di noi, Cuore divino! 

- Quando Ti chiamiamo, Gesù, tra le inevitabili tentazioni nelle quali la nostra fede s'indebolisce e vacilla... Non Ti stancare di noi, Cuore divino! 

- Quando Ti chiamiamo, o Gesù, tra le fatiche che sono il retaggio d'una vita di sacrifici e di lotte incessanti... Non Ti stancare di noi, Cuore divino! 

- Quando Ti chiamiamo, o Gesù, nell'esasperazione che producono i grandi e crudeli dolori della vita... Non Ti stancare di noi, Cuore divino! 

- Quando Ti chiamiamo, o Gesù, tra gli scoraggiamenti che provocano certi disinganni dolorosi ed inattesi... Non Ti stancare di noi, Cuore divino! 

- Quando Ti chiamiamo, o Gesù, nelle ore di perplessità e nell'angoscia di una penosa incertezza... Non Ti stancare di noi, Cuore divino! 

- Quando Ti chiamiamo, o Gesù, nella nostra casa, per addolcire pene intime e sventure che nessuno potrebbe consolare... Non Ti stancare di noi, Cuore divino! 

-Quando Ti chiamiamo, o Gesù, come il buon samaritano, al letto di un infermo dell'anima, bisognoso della tua grande misericordia... Non Ti stancare di noi, Cuore divino! 

- Quando infine Ti chiamiamo, o Gesù, nella nostra ultima ora, per darti nella Comunione il nostro ultimo abbraccio sulla terra, vieni senza tardare per condurci alla vita eterna... Non Ti stancare di noi, Cuore divino! 



(Breve pausa) 



E poiché Tu ce l'hai chiesto, Signore, vogliamo pregarti per i tuoi sacerdoti, per i ministri del tuo altare, per i tuoi apostoli... 
Da' loro, dolce Salvatore, la luce di una fede molto viva... da' loro il dono d'una carità senza confini... da' loro il tesoro di un'umiltà a tutta prova. 
Da' loro, Gesù, un proposito fermo di giungere alla santità, la passione e lo zelo ardente per la tua gloria! 
La messe è molta (Mt 9,37), Gesù, aumenta i falciatori realmente santi nel campo della tua Chiesa, ed invia alla tua vigna operai secondo il tuo Cuore!... 


Preghiamo per il Sommo Pontefice ed offriamo le buone opere di questo Venerdì del mese, in modo particolare per la santificazione dei sacerdoti... 

Gesù continui a rivelarci i suoi desideri; la sua voce che rapisce gli angeli del santuario, è per segnalarci il cammino verso il suo Cuore.


(Pausa) 


3 - L'Ora Santa 

VOCE DI GESÙ Voi che siete qui, tutti mi siete particolarmente cari. 
Le vostre anime amanti e compassionevoli mi hanno recato un dolce conforto nell'ora più orrenda ed angosciosa della mia passione, nella mia agonia del Getsemani. lo vi vidi, allora, tra le ombre dell'orto... 
Voi mi amate certamente assai più di tanti vostri fratelli... E per questo avete un diritto maggiore alla mia confidenza... 
Mi appartenete più da vicino, quando dividete con me la mia solitudine nell'Ora Santa, i miei abbandoni e le torture del mio Cuore agonizzante... 


Quale immenso conforto provo vedendo che non s'è perduta nel vuoto la supplica che feci alla mia sposa Margherita Maria, quando le chiesi quest'ora di dolce intimità per l'avvento del mio Regno e per la conversione degli infelici peccatori!... 
Fatemi sempre questa guardia d'onore e di sollievo: amatemi, pregate, vegliate con me, lavorate, affrettate il mio trionfo con l'Ora Sante!... 
Fatela sempre, fatela con fervore di carità, fatela con amore di sacrificio... Volevate abbandonarmi nell'ora dei tradimenti, nel momento di assaporare il mio calice più amaro?... 
Non voglio chiamare una legione di angeli, voglio piangere le mie lacrime, voglio effondere il mio sangue per i miei redenti, sostenuto dalle braccia dei miei amici fedeli... Il mio Cuore ferito, il mio Cuore che piange, il Cuore agonizzante del vostro fratello primogenito, è una vostra eredità, quella che non vi sarà mai tolta, mai!... 
Fatemi dunque prigioniero vostro, in quest'Ora Santa, incatenatemi alle vostre anime e conducetemi come uno schiavo d'amore nelle vostre famiglie... Per questo vi ho chiamati, o miei prediletti, e per questo voi veniste davanti al mio altare... Accostatevi... sono lo, Gesù, Gesù di Nazareth!...


Eccovi le mie mani, i miei piedi... incatenatemi con i vincoli dell'amore! Eccovi il mio Cuore: prendetelo, racchiudetelo per sempre nei vostri!... 

Ed ora, anime consolatrici, che volete di più?.. 

che cosa mi chiedete?... 

Ad ogni invocazione ripetiamo: 
Amarti e darti gloria, o Cuore divino! 

- Noi vogliamo, vicino a Te, dimenticare i nostri interessi materiali e chiederti un solo premio: Amarti e darti gloria, o Cuore divino! 

- Rinunciamo ai beni corruttibili della fortuna e della salute, e nei nostri sacrifici non abbiamo che un desiderio: Amarti e darti gloria, o Cuore divino! 

- Noi ci doniamo a Te, Salvatore diletto, con tutta la generosità di cui siamo capaci; ma Tu aiuta la nostra debolezza nell'attuare la nostra aspirazione incessante: Amarti e darti gloria, o Cuore divino! 

- Accordaci, per appartenerti per sempre, l'amore e la forza dei tuoi màrtiri e dei tuoi santi: con essi non abbiamo che un grido nell'offrirti le nostre anime: Amarti e darti gloria, o Cuore divino! 

- O Gesù, asseconda con la tua grazia i nostri desideri di santità; aprici le tue braccia divine, prendi i nostri cuori senza riserve e colma la nostra più preziosa ambizione: Amarti e darti gloria, o Cuore divino! 

- Adorabile Amico delle nostre anime, tra le pene e tutte le amarezze della terra, nelle delusioni procurate dall'amore fallace delle creature, lascia che Ti chiediamo una sola consolazione: Amarti e darti gloria, o Cuore divino! 

- Gesù, pensiero sovrano delle nostre anime, mille volte buono e generoso, noi vogliamo procurarti, con le nostre preghiere e con i nostri sacrifici, una gloria infinita, chiedendoti quaggiù una sola ricompensa: Amarti e darti gloria, o Cuore divino! 

- Dolce Gesù del tabernacolo, Tu che sei il grande abbandonato, il mendico che chiede una compassione filiale, getta il tuo sguardo sul tuo popolo fedele. Noi vogliamo essere i tuoi consolatori in spirito e verità. Ma ricordati di noi, quando saremo sul punto, di lasciare la terra... Se durante l'Ora Santa abbiamo consolato la tua agonia, Ti supplichiamo di addolcire e di santificare la nostra e di voler accettare il sacrificio della nostra vita, perché si consumi nel trionfo dell'eternità questo voto supremo della nostra anima: Amarti e darti gloria, o Cuore divino! 

Promettiamo al Sacro Cuore di continuare per tutta la vostra vita la bella pratica dell'Ora Santa e di propagare questa devozione così feconda di frutti di salvezza. 


(Pausa) 


4 - La devozione al Cuore divino di Gesù 

VOCE DI GESÙ— I nemici vi cercano... la tempesta vi assale con furore, figlioli miei... la tempesta di quell'abisso in cui mi si maledice ed in cui si condannano, con decreto eterno, quelli che vollero rifiutare gli aiuti della mia grazia!... 
Rugge violentemente e cresce quest'uragano di collera satanica che reca la morte alle anime... Ma non temete: lo ho vinto il mondo!... 
La pace sia con voi! Ecco che traggo adesso un segno sicuro di benevolenza, un'insegna di vittoria: il mio Cuore divino!... 
Mettetevi in ginocchio e, presi da un immenso amore, ricevetelo con santa allegrezza e poi adoratelo... 
Adoratelo, perché è il Cuore del vostro Dio e Salvatore che vi ha amati fino alla follia del Calvario e dell'Ostia... 
Le sue parole sono palpiti di misericordia e di perdono... sono suoi i gemiti con cui vi supplica che Lo amiate sopra tutte le cose del cielo e della terra... Oh, per le sue spine, per la croce che Lo corona e soprattutto per la profonda e sanguinante ferita che Lo tiene aperto, vi scongiura di dargli un'immensa gloria, di farlo conoscere, di farlo amare da tanti infelici che hanno bisogno di questa divina sorgente di risurrezione!... 


(Consigliamo una lettura lenta intervallata da pause per interiorizzare il contenuto del testo) 


Venite dunque voi, esiliati dal paradiso terrestre, e non temete!... nella piaga del mio costato troverete la pace dell'anima che desiderate!... 
Venite voi, disillusi per le spine che si trovano nel deserto del mondo, sempre traditore... non temete, ma entrate nel mio costato e vi troverete la santa realtà del mio amore che appaga ogni sete!... 

Venite, voi pellegrini su di un cammino fiancheggiato d'abissi, di sofferenze e di errori... Non mi temete, entrate nel mio costato, dove troverete le speranze ed il conforto che Dio-Amore riserva ai suoi eletti!... 


Venite, voi percossi dalla vita, tanto numerosi, voi, disingannati dalla ricchezza e dalle promesse degli uomini... 
Non temete!... entrate nel mio costato dove troverete la luce, la calma, dolcezze ignorate, in mezzo al crollo di tutto, quaggiù!... 

Venite, venite subito, voi che avete l'anima avvelenata dai falsi piaceri della terra... affrettatevi ad entrare nella ferita del mio costato... entratevi nel pieno fiorire della gioventù, entratevi nell'età avanzata, in qualunque ora della vita! 
Il mio costato è aperto per voi e lì vi è un paradiso di eterna pace, d'amore eterno!... 

Venite! Il soldato che mi trafisse il costato aprì le porte del mio Cuore... lo ho allargato anche di più la profonda ferita redentrice... e chiamo i giusti, i peccatori, gli ingrati, gli afflitti, ed offro a tutti, in questa piaga del mio Cuore, un luogo di perpetua felicità... Chi si consacra al mio amore avrà per sempre la vita!... 


(Pausa o canto) 


LE ANIME— Pietà, Gesù!... Ricorda che offristi la vittoria agli eserciti che avrebbero combattuto con il vessillo del tuo Sacro Cuore ... 


Ad ogni invocazione ripetiamo: 
Ricordati le tue promesse, o Cuore divino! 

- Pietà, Gesù!... Ricordati che offristi la pace ai focolar! che avrebbero venerato con amore l'immagine del tuo Sacro Cuore! Ricordati le tue promesse, o Cuore divino! 

- Pietà, Gesù!... Ricordati che promettesti di convertire i più ostinati peccatori con la forza misteriosa del tuo Sacro Cuore! Ricordati le tue promesse, o Cuore divino! 

- Pietà, Gesù!... Ricordati che promettesti di santificare le anime dei buoni che si sarebbero consacrati con fede viva al tuo Sacro Cuore! Ricordati le tue promesse, o Cuore divino! 

- Pietà, Gesù!... Ricordati che promettesti di addolcire le pene delle anime afflitte che avrebbero chiesto le consolazioni del tuo Sacro Cuore! Ricordati le tue promesse, o Cuore divino! 

- Pietà, Gesù!... Ricordati che promettesti di sciogliere il gelo dell'indifferenza religiosa, infiammando il mondo con gli ardori del tuo Sacro Cuore! Ricordati le tue promesse, o Cuore divino! 

- Pietà, Gesù!... Ricordati soprattutto che promettesti di addormentare tra le tue braccia, in un sonno di pace e di sana morte, gli amici, i consolatori e gli apostoli del tuo Sacro Cuore! Ricordati le tue promesse, o Cuore divino! 

Raccomandiamo ora al Cuore di Gesù le nostre intenzioni più intime. 


(Pausa o canto) 


5 - L'istituzione di una festa solenne in onore del Sacro Cuore 

VOCE DI GESÙ Sapete, figli miei, perché vi amo tanto e mi chino con straordinaria effusione di tenerezza verso di voi?... 
Ascoltatemi perché nella vostra piccolezza e nella vostra miseria, nella vostra solitudine, povertà e infelicità, desidero essere vostro fratello, voglio essere Gesù. 

L'abisso della vostra colpa e del vostro nulla attrasse l'abisso della mia misericordia e per questo fu creato così di carne, come il vostro, questo Cuore che è tutto tenerezza ed infinita pietà. 

Era dunque necessario che lo, vostro Salvatore, e i fanciulli, i poveri, i tristi, tutti gli sventurati della terra avessimo un giorno nostro, un giorno d'intimità celestiale per il quale celebrassimo insieme la nostra eterna unione con un patto eterno!... 

Questo giorno incomparabile sarà il Venerdì che segue all'Ottava del Corpus Domini e sarà chiamato il giorno del mio Sacro Cuore... 
È mia volontà che questa sia la grande festa della terra, la festa santa dei mortali, di quelli che soffrono, di quelli che vivono con me sotto la tenda nel deserto... la vostra festa, figlioli miei!... 

Celebrate, in questo Venerdì, la grande Pasqua delle mie misericordie, celebrate la conquista di una terra ingrata con le lacrime ed il perdono del vostro Dio!... Cantate a me, in questo giorno... rallegratevi con una gioia imperturbabile... acclamatemi Re dei vostri focolari! Ah, si! acclamatemi trionfatore di pace e d'umiltà, per le ineffabili tenerezze del mio benignissimo Cuore, «comunicandovi in quel giorno di riparazione, in ammenda onorevole che ripari le offese con le quali sono oltraggiato quando sono esposto sugli altari!...

Promettiamogli di celebrare con intinta gioia, dinnanzi all'altare e nei nostri focolari, come festa di famiglia, la grande festa del Sacro Cuore. 


(Pausa) 


LE ANIME — O Gesù, vogliamo cantare un inno di grazie e un canto eucaristico che gli angeli non saprebbero intonare, perché non hanno peccato... non hanno sofferto ... e mai si sono comunicati!... 

Noi, i perdonati, purificati da un pianto d'amarezza e di riconoscenza, vogliamo dirti, con i discepoli di Emmaus (Cfr. Le 24,29), nel terminare quest'Ora Santa e beata: rimani con noi, Cuore di Gesù! 

Ad ogni invocazione ripetiamo: 
Rimani con noi, Cuore di Gesù! 

- Grazie, Signore, in nome di tanti peccatori riscattati!... E quando la nostra debolezza e le tentazioni vogliono strapparti dalla coscienza di questi tuoi figli, non Te ne andare, Maestro! Rimani con noi, Cuore di Gesù! 

- Grazie, Signore, in nome di tanti afflitti consolati! E quando la tortura d'inevitabili pene viene a ferirci crudelmente con il tuo permesso, non Te ne andare, Maestro! Rimani con noi, Cuore di Gesù! 

- Grazie, Signore, in nome di tanti poveri, fortificati dalla tua speranza!... E quando le asprezze stancheranno la nostra vita e ce la renderanno molto penosa... non Te ne andare, Maestro! Rimani con noi, Cuore di Gesù! 

- Grazie, Signore, in nome di tanti deboli, consolati dalle tue promesse!... E quando la terra ci offre i suoi frutti naturali, cioè le spine ed i rovi, non Te ne andare, Maestro! Rimani con noi, Cuore di Gesù! 

- Grazie, Signore, in nome di tanti disillusi, felicemente illuminati dalla tua grazia!... E quando l'ingratitudine ci strazia l'anima e ci disillude delle creature, non Te ne andare, Maestro! Rimani con noi, Cuore di Gesù! 

- Grazie, Signore, in nome di tanti caduti, rigenerati dalla tua carità!... E quando la nostra fragilità ci spinge verso la morte del peccato... non Te ne andare, Maestro! Rimani con noi, Cuore di Gesù! 

- Grazie, Signore, in nome di tanti moribondi ricondotti a Te «nelPundicesima ora!...» (Cfr. Mt 20,7). E quando l'agonia ci avverte che s'avvicina il momento della giustizia divina, oh, non Te ne andare, Maestro! Rimani con noi, Cuore di Gesù! 

In quell'ora trepida, quando tutte le false illusioni del mondo svaniscono, nello splendore pauroso di un tribunale infallibile e inappellabile, resta con noi!... 

Per quell'ora noi Ti aspettiamo, ricordandoti da questo momento le tue promesse, e Ti supplichiamo di leggere la nostra sentenza decisiva su quel libro d'amore nel quale scrivesti, secondo la tua parola, i nostri nomi: pronuncia la tua sentenza con la benevolenza e la tenerezza del tuo dolce Cuore! 

Un Pater e un'Ave per gli agonizzanti e i peccatori. 

Un Pater e un'Ave per il trionfo universale del Sacro Cuore, specialmente nella Comunione quotidiana, nell'Ora Santa e perché nelle famiglie il Sacro Cuore di Gesù sia amato e onorato. 

Un Pater e un'Ave per le intenzioni di ciascuno dei partecipanti a questo incontro di preghiera. 

Un Pater e un'Ave per la nostra Patria. 


INVOCAZIONI 

Amato e divino Agonizzante del Getsemani, Gesù eucaristico, ecco i consolatori fedelissimi della tua agonia mortale nell'Orto degli Ulivi, che vengono a implorarti una grazia suprema, promessa alle anime amanti e agli apostoli del tuo Cuore afflitto ... 

Signore, non Ti chiediamo salute, né ricchezze, né lunga vita: Ti supplichiamo soltanto che nell'ora della nostra agonia Tu ci tenda le braccia, ci mostri la piaga ardente del tuo costato e nel momento di morire ci lasci, o Gesù, esalare l'ultimo sospiro d'amore, d'adorazione e di riparazione sulla ferita celestiale del tuo Sacro Cuore!... 

Quando, in quell'ora di ricordi, si presenteranno alla nostra mente la fanciullezza, la gioventù, tutta la vita con tutte le sue debolezze, diletto Gesù, Tu ricordaci le tue promesse, additaci la ferita gloriosa del tuo costato, mostraci il tuo Cuore per calmare i nostri che staranno morendo! Quando in quel momento decisivo vorremo appoggiarci alla tua croce, aggrapparci ad un'ancora di salvezza, chiederti perdono tra i gemiti, chiamando la tua Mamma e mormorando il tuo Nome... ah! se le nostre labbra non potranno pronunciarlo, Tu, o Gesù, Tu che desti la vita per la nostra vita, Tu che ci abbracciasti nella Santa Eucaristia, Tu che ci sorridesti nell'Ora Santa, avvicinati con la tua dolcezza, mostrandoci il tuo Cuore per calmare i nostri che si staranno spegnendo. 


Ricordati, o Gesù, del nostro desiderio di amarti e non della nostra tiepidezza!... Ricordati del nostro zelo per venerarti come Re d'amore e non delle nostre ingratitudini!... Ricordati che i nostri nomi li scrivesti là dove nessuno potrà mai cancellarli!... 

Non Ti chiediamo felicità quaggiù, né miraggi di glorie terrene, né consolazioni di amore terreno... noi torniamo a chiederti solamente che, nel momento supremo dell'agonia, ci lasci, o Gesù, esalare l'ultimo sospiro d'amore, d'adorazione e di riparazione sul tuo Cuore divino!... 
Ora, Signore, e nell'ora della nostra morte!... 

Adveniat Regnun tuum! AMEN. 

sabato 1 dicembre 2012

PENSIERI DI SANTA MARGHERITA MARIA ALACOQUE SUL SACRO CUORE- "Finché abbaia..."





Dai Consigli di Santa Margherita Maria Alacoque:


FINCHE' ABBAIA...


"Giacché il S. Cuore non ha nessuna intenzione di far cessare la tempesta che la agita, Lo prego di esserle almeno il suo sostegno, affinché possa rimanere irremovibile e tranquilla in mezzo alla bufera.

Lei però non si deve troppo allarmare, perché essa non riuscirà ad abbatterla, a condizione, s'intende, che lei si tenga saldamente stretta al Signore per mezzo di una amorosa fiducia e profonda umiltà...
E lasci pure che il suo nemico abbai quanto vuole e la colpisca finchè gli sarà permesso.


Buon segno quando fa tanto scalpore; finché abbaia si vede che non ha raggiunto il suo scopo.
Lei, nel frattempo, non acconsenta in nessun modo alle sue istigazioni, rifiutandole con un semplice no e senza tanto agitarsi.


Il Cuore di Gesù è al corrente di tutto ciò che succede nel suo animo; sa benissimo ciò che fa e perché permette queste sue angustie.

Stia dunque serena e si tenga disposta ad accettare ciò che le ha preparato il Signore.
Speri tanto nella Sua bontà, e più aumentano le sue pene più lei moltiplichi la sua confidenza.

Intanto compia tanti atti di virtù e non tralasci volontariamente nessuna occasione per farli.

Si consideri un albero piantato lungo corsi d'acqua, che darà frutto a suo tempo (Sal 1,3) il quale più è combattuto dai venti e più affonda le sue radici nel terreno.
Così lei: più sarà scossa dai venti delle tentazioni e più, con profonda umiltà, dovrà affondare le sue radici nel Cuore di Nostro Signore Gesù Cristo.

Io Lo pregherò che la circondi della Sua potenza come un muro inespugnabile per tutti i suoi nemici; lei da parte sua Lo supplichi costantemente: S. Cuore di Gesù umilia i miei nemici".