mercoledì 30 novembre 2011

LE BASI BIBLICHE DELLA DEVOZIONE AL SACRO CUORE -Seconda parte-

Dal volume "Preghiere al Sacratissimo Cuore di Gesù"- Editrice Shalom


Nuovo Testamento

Cristo è vero Dio e vero Uomo.
Come vero Uomo, offre al Padre il prototipo di quel Cuore nuovo con il quale il popolo della nuova alleanza deve tornare a Dio: un cuore obbediente per amore.

Tutta la sua vita terrena, dall'infanzia alla vita pubblica fino alla croce, è totale e libea adesione alla volontà del Padre: "Pur essendo Figlio, imparò l'obbedienza dalle cose che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono" (Eb 5,8-9)



Come vero Dio, Cristo mostra agli uomini con quale amore le creature sono amate dal Creatore:


  • "Ho sete" (Gv 19,28): Sulla croce Gesù ricorda al mondo il perché della su Incarnazione: egli ha sete di anime. Il suo Cuore è ricco di acqua viva alla qule può attingere chiunque va a Lui con amore.
  • "Tutto è compiuto"!(Gv 19,30): Gesù compie l'opera di salvezza affidatagli dal Padre, portando a termine il disegno divino espresso dalle Sacre Scritture.
  • "...e subito ne uscì sangue ed acqua" (Gv 19,34): dal Cuore trafitto di Cristo esce il Sangue che purifica il popolo della nuova alleanza e che lo prepara a ricevere lo Spirito Santo. E l'Acqua, cioè la grazia santificante dei Sacramenti, dono della Misericordia del Creatore alle sue fragili creature.
  • "Volgeranno lo sguardo  colui che hanno trafitto" (Gv 19.37): il colpo di lancia del soldto romano apre un varco nel costato che mostra alle gente il Cuore di Cristo.
L'atto di violenza di un uomo porta a compimento il progetto di Dio: mostrare al mondo, per sempre, il Suo Cuore aperto ad accogliere ogni creatura.
La ferita nel costato di Cristo resta anche oggi una palpitante realtà-segno che invita d entrare in comunione con il Cuore di una Persona che, "Dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine" (Gv 13,1)
Contemplando Gesù sulla croce e il suo cuore trafitto, Giovanni deve essersi ricordato di quel giorno nel tempio di Gerusalemme, quando Gesù disse, in forma solenne: "Chi ha sete venga a me e beva chi creda in me! Come dice la Scrittura, fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno" (Gv 7,37-38)

Nel libro dell'Apocalisse, Giovanni ritorna a parlare di questa contemplazione del cuore trafitto con una frase incisiva e profetica: "Ecco, viene sulle nubi e ognuno lo vedrà; nche quelli che lo trafissero" (Ap 1.7).
Si trova qui il fondamento biblico di due elementi importanti dell spiritualità del Sacro Cuore di Gesù: contemplazione e riparazione.
Contemplare la croce di nostro Signore Gesù Cristo ci fa ricordare che il Cuore di Gesù Cristo continua ad essere trafitto dalla nostra ingratitudine e dai peccati del mondo.

"Venite a ame voi tutti, che iete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.
Prendete il mio giogo opra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le votre anime.
Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero" (Mt 11.28-30)

"Venite a me"....: è questo il Cuore di Gesù, un cuore misericordioso che si preoccupa delle sofferenze dell'essere umano, di tutti i nostri problemi e dolori; un cuore solidale con i poveri e gli oppressi.

"Imparate da me e dal mio cuore": è contemplndo il cuore umano di Gesù che impareremo la bontà, la misericordia, la compassione, la solidarietà, l'amore preferenziale per i poveri, per i piccoli, per gli ammalati, per gli esclusi e per tutti quelli che soffrono.
Impararemo ad amare come gli amava.

"Tommaso, stendi la tua mano e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo, ma credente...Beati quelli che, pur non vendo visto, crederanno".
Come agli Apostoli nel giorno della risurrezione, anche a Tommaso Gesù chiede di guardare e toccare il suo cuore trafitto ("il mio costato") (cfr Gv 20.27)

Per l'evangelista Giovanni, contemplare il cuore trafitto e i segni della crocifissione signifdica fare l'esperienza concreata del Cristo vivo e salvatore.

lunedì 28 novembre 2011

LE BASI BIBLICHE DELLA DEVOZIONE AL SACRO CUORE -Prima parte-



Dal volume "Preghiere al Sacratissimo Cuore di Gesù"- Editrice Shalom




Antico Testamento

In Ezechiele e in Geremia si trovano i passi più importanti dell'Antico Testamento nei quali si preannuncia il cuore nuovo che Dio donerà al suo popolo nei tempi messianici.
In particolare il profeta Ezechiele trasmette la promessa da parte di Jahwe di mandare un'acqua purificante che laverà i peccati del popolo rendendolo, così, adatto ad accogliere lo Spirito di Dio.
In quell'ora avverrà un'unione profonda tra Creatore e creature, la quale trasformerà il cuore umano fino al punto da fargli amare e desiderare solo ciò che Dio ama e vuole.

"Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzurre e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.

Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei precetti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi" (Ez 36, 25-27)


Nel testo di Geremia più esplicitamente si profetizza un'alleanza nella quale la legge non sarà più un qualcosa di esteriore all'uomo, scritta su tavole come al tempo di Mosè, ma diventerà parola vivificante e trasformante il cuore di ogni creatura.
Il dono dello Spirito farà sì che ogni persona potrà avere una più vasta e intima illuminazione di verità, avrà modo di conoscere più profondamente Dio e di vivere in totale comunione con Lui: è una conoscenza nell'amore che conduce l'essere umano a conformare la propria volontà a quella divina.

"Questa sarà l'alleanza che io concluderò con la casa di Israele dopo quei giorni, dice il Signore: Porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò sul loro cuore.
Allora io sarò il loro Dio ed essi il mio popolo.
Non dovranno più istruirsi, gli uni gli altri, dicendo: Riconoscete il Signore, perchè tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande, dice il Signore; poiché io perdonerò la loro iniquità e non mi ricorderò più del loro peccato". (Ger 31, 33-34)

domenica 27 novembre 2011

ATTO DI CONSACRAZIONE AL SACRO CUORE DI GESU' (di Santa Margherita Maria Alacoque)

Paliotto d'Altare raffigurante il Sacro Cuore. Parma-Monastero delle Carmelitane Scalze



Io (nome e cognome), dono e consacro al Cuore Adorabile di nostro Signore Gesù Cristo la mia persona e la mia vita, le mie azioni, pene e sofferenze, per non voler più servirmi d'alcuna parte del mio essere, che per onorarlo, amarlo e glorificarlo.
E' questa la mia volontà irrevocabile: essere tutto suo e fare ogni cosa per suo amore, rinunciando di cuore a tutto ciò che potrebbe dispiacergli.

Ti scelgo, o Sacro Cuore, come unico oggetto del mio amore, come custode della mia vita, pegno della mia salvezza, rimedio della mia fragilità e incostanza, riparatore di tutte le colpe della mia vita e rifugio sicuro nell'ora della mia morte.
Sii, o Cuore di bontà, la mia giustificazione presso Dio, tuo Padre, e allontana da me la sua giusta indignazione.
O Cuore amoroso, pongo tutta la mia fiducia in te, perché temo tutto dalla mia malizia e debolezza, ma spero tutto dalla tua bontà.

Consuma, dunque, in me quanto può dispiacerti o resisterti; il tuo puro amore s'imprima profondamente nel mio cuore, in modo che non ti possa più scordare o essere da te separato.
Ti chiedo, per la tua bontà, che il mio nome sia scritto in te, poiché voglio concretizzare tutta la mia felicità e la mia gloria nel vivere e morire come tuo servo.


AMEN

INAUGURAZIONE BLOG "SACRO CUORE"



"Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne"
 (Ez 36, 26)


Questo cuore nuovo è il Cuore di Cristo, il Cuore squarciato dalla lancia di Longino e da cui è nata la Santa Chiesa; questo cuore nuovo è il Cuore ricco di carità di Colui che per primo ci ha amati; questo cuore è il Cuore che continua a pulsare e che lo farà per l'eternità, scandendo i momenti terreni ed ultraterreni della nostra esistenza nel tempo storico ed in quello senza tempo del Paradiso.


A questo Cuore, che tutti ci contiene, che tutti ci ama ed in cui "navighiamo" come in un oceano, affido e consacro questo blog, nella speranza che possa essere un piccolo segno di amore per lo Sposo che viene ogni giorno della nostra vita, ed un ausilio per quanti vogliano approfondire la devozione e la conoscenza del Cuore adorabile di Nostro Signore Gesù.




27 novembre 2011- Domenica della prima settimana del Tempo di Avvento