lunedì 19 novembre 2012

DAGLI SCRITTI DI SANTA MATILDE DI HACKEBORN



Santa Matilde di Hackeborn (o di Helfta) nacque nel 1241 in una famiglia nobile della Germania centrale. 

Entrata nel monastero benedettino di  Halberstadt, dove sua sorella era già monaca, la seguì successivamente in quello di Helfta. Qui viveva anche la grande santa Geltrude, di qualche anno più giovane.

Dalle confidenze sulle grazie mistiche dispensate alla santa e raccolte dalle sue consorelle, nacque il 
Liber Specialis Gratiae (il Libro della Grazia speciale ).

Fu grande innamorata del Sacro Cuore, al pari di Santa Gertrude,"anticipatrice" dello sviluppo successivo di questa devozione e depositaria anche lei, come la sua contemporanea, di rivelazioni al riguardo.

Matilde morì nel monastero di Helfta il 19 novembre 1299, all’età di 58 anni.

Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato a questa grande santa una delle sue catechesi del mercoledì.



Da "IL LIBRO DELLA GRAZIA SPECIALE"

 a cura del Card. Schuster

COME CRISTO RIACCESE NELL'ANIMA L'ARDORE DEL SUO CUORE DIVINO

Una volta Matilde, piena di tristezza, si doleva di vedersi inutile a motivo dell'infermità; ma il Signore le disse: "Dammi fiducia! Io posso riaccendere in te l'ardore del Mio Cuore divino!"

Da tali parole, la Santa comprese che chi liberamente accoglie su di sé il dolore, l'abbattimento e la tristezza in unione con l'amore per cui Gesù Cristo sulla terra sopportò sofferenze ed afflizioni, riaccende in sé l'ardore del Cuore divino, quel cuore che con indescrivibile desiderio cerca la salvezza dell'uomo.

Non potendo più soffrire in Sé Stesso, il Signore si degna di supplire con le sofferenze di coloro che a Lui con fedele amore aderiscono.
E come la Sua Passione giovò al mondo intero, non solo agli uomini del Suo tempo, ma a tutti quelli che crederanno in Lui sino alla fine dei secoli, così le sofferenze e le tribolazioni di quelli che lo amano contribuiranno al merito dei giusti, al perdono dei peccatori ed alla felicità eterna dei defunti.

E quando quell'anima che sulla terra è stata il ristoro del Cuore divino entrerà in Cielo, volerà dritto verso il Cuore di Dio, sarà accolta e, come un profumo fragrantissimo e un balsamo preziosissimo, diffonderà in tutto il cielo la soavità del suo odore, dal quale i Santi riceveranno accrescimenti di gaudio e di delizie.

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