Nel Messaggio per la Quaresima da poco iniziata, Papa Francesco ci inita a "rinfrancare" i nostri "cuori", scrollandoci di dosso le tentazioni dell'isolamento che derivano dal nostro benessere e che rischiano di allontanarci dal modello di amore misericordioso che Dio stesso ci ha presentato in Cristo Gesù.
Per questo motivo il Santo Padre conclude con l'esortazione a pregare Cristo con le parole estrapolate dalle Litanie al Sacro Cuore:
"Fac cor nostrum secundum cor tuum: Rendi il nostro cuore simile al Tuo.
Allora avremo un cuore forte e misericordioso, vigile e generoso, che non si lascia chiudere in sé stesso e non cade nella vertigine della globalizzazione e dell'indifferenza".
L'etimologia del verbo "rinfrancare" ci fa trovare il significato della parola: rendere nuovamente spedito, ardito, libero.
Ecco perché il Santo Padre ci dice: "Chi vuole essere misericordioso ha bisogno di un cuore forte, saldo, chiuso al tentatore, ma aperto a Dio.
Un cuore che si lasci compenetrare dallo Spirito e portare sulle strade dell'amore che conducono ai fratelli e alle sorelle".
Ripenso alle parole pronunciate da Benedetto XVI a San Giovanni Rotondo nell'incontro con i religiosi, i sacerdoti e i giovani; parole che ci consentono ulteriormente di meditare sul messaggio di Francesco:
"se volete avere il cuore grande, mettetevi alla scuola di Gesù.
Il suo Cuore" é "grande e colmo
di amore per l'umanità.
Mai Egli vi abbandonerà o tradirà la vostra
fiducia, mai vi condurrà per sentieri sbagliati".
Come disse anche l'allora cardinal Wojtyla: "Fissa lo sguardo sul Cuore e abbi cuore".
Abbiamo così la possibilità di tracciare un itinerario di Quaresima imperniato sul mistero del Cuore di Gesù:
in Esso noi troviamo quel Cuore
- Povero - perché umile e perché capace di spogliarsi di tutto per donarci tutto, cioè Sé Stesso!
- penitente, perchè capace di affrontare ogni sofferenza per la nostra salvezza;
- orante, perchè in continua coesione spirituale con il Padre e con lo Spirito...
E' proprio quel Cuore da "fissare" per "fissarLo" in noi, per "imprimerLo" sul e nel nostro cuore....affinché guardando noi gli altri possano incontrare l'amore di Dio; è proprio quel Cuore cui guardare per imparare a percorrere i tre sentieri del digiuno, dell'elemosina e della preghiera, tappe che la Chiesa ogni anno ci ripropone come mezzi per vivere al meglio questo tempo di penitenza, nella spoliazione di noi stessi, nella condivisione con i fratelli e nella familiarità con la Santa Trinità.
Nell'imitazione del Sacro Cuore di Gesù troviamo un esempio coerente per il nostro impegno quaresimale e se la debolezza, il timore di non reggere il passo "dietro di Lui" e "con Lui" ci assale, possiamo ripetere le parole incoraggianti del Salmo 22:
Nell'imitazione del Sacro Cuore di Gesù troviamo un esempio coerente per il nostro impegno quaresimale e se la debolezza, il timore di non reggere il passo "dietro di Lui" e "con Lui" ci assale, possiamo ripetere le parole incoraggianti del Salmo 22:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l'anima mia,
mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome".
mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome".
(Sal 22, 1-3)
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